Caro Correggia, abbiamo letto, e ne prendiamo atto con attenzione, la sua documentata e precisa richiesta di dimissioni del noto esponente politico Rocco Gaetani, che come si sa siede stabilmente nella giunta di Enzo-Flora Sculco e del sindaco Ugo Pugliese, o per suo nome personale oppure in virtù di qualche patto a noi sconosciuto tra il partito sculchiano e la federazione del PD crotonese. Un accordo, si replicherà, che non esiste da nessuna parte. Altrimenti come giudicare il fatto inoppugnabile che l'apparato e l'assetto gestionale delle società municipalizzate, provincializzate e in house, sia completamente monopolizzato e in mano a esponenti di calibro e di spicco del Pd locale, che dovrebbe al contrario ritrovarsi all'opposizione in Consiglio? A che titolo appunto Gaetani, e per la Congesi, Claudio Liotti, occupano tali posizioni così importanti, svolgendo le funzioni di braccio gestionale, e dunque, controllando il governo materiale, agli ordini della giunta Enzo-Flora Sculco e Pugliese?
Vito Barresi | Cambio Quotidiano Social
In attesa di apprezzare la risposta dei responsabili politici e del segretario della federazione del PD, troviamo giusto, spronare il giovane Correggia a raggiungere al più presto, magari prima di qualche funesto evento, la Prefettura e chiedere udienza al nostro attuale Prefetto.
Con questi dovrebbe conferire sullo stato complessivo non solo della differenziata, ma anche al fine di riferirne in Consiglio Comunale e farsi ascoltare da tutti i cittadini in streaming, su quanto sta succedendo nella città, in sede di vigilanza e sorveglianza democratica, dunque sul piano della legalità, dopo l’eclatante discovery dell’inchiesta del Procuratore Gratteri. Un' inchiesta che disegna una mappa agghiacciante della penetrazione e del dominio della ‘ndrangheta nella città di Crotone, ovunque.
Correggia, cioè deve darsi ancor più coraggio e portare nell’assise municipale la voce dei cittadini spaventati e sempre più insicuri, davanti ai crimini che in questi ultimi anni sarebbero stati perpetrati in ogni ambito della vita sociale, civile ed economica da una feroce e spietata criminalità organizzata.
Se, come auspichiamo, il consigliere del Movimento Cinque Stelle chiederà udienza per lui e per una adeguata delegazione di cittadini al Prefetto, lo stesso che ha seguito le strane, anomale, farraginose e lunghissime operazioni di scrutinio alle scorse comunali, lo esortiamo a riferire all’alto dirigente dello Stato (Stato che, a leggere quanto statuisce in fermo il giudice Gratteri, è abbastanza assente in queste lande desolate di Crotone…) che esistono agli atti ministeriali e nei repertori prefettizi, non una ma molti decreti di nomina di Commissario ad acta ai sensi della Legge n. 261 del 2010 e successive modificazioni.
Prospettare l’insediamento di un Commissario ad Acta appare sostenibile e plausibile anche in base alle recenti dichiarazione del sindaco Pugliese che ha ulteriormente procrastinato a data ventura, l’avvio della raccolta, come da suo motto, a una ‘prossima’ stagione.