“Se qualcosa non può essere espresso in numeri non è scienza: è opinione” diceva il buon Robert Anson Heinlein, volendo significare quello che un vecchio adagio sostiene da tempo immemore: la matematica non è un'opinione. In realtà, a Crotone, città nota, tra le altre cose, come patria di Pitagora (un tale che diceva che “i numeri regnano sull’universo”) anche questi principi universali vengono stravolti, o meglio, utilizzati a seconda dell'abbisogna.
di Sr* l'impertinente
Se n'è avuta una prova con i dati riguardanti la balneabilità d'inizio estate. Il 26 giugno, il Comune annunciava che la balneazione era “ok” su tutta la costa crotonese; per le risultanze analitiche effettuate sui 21 punti prelievo nello stesso mese di giugno, infatti, i valori sono conformi alla normativa.
I dati ufficiali presi in considerazione sono stati forniti dall'Arpacal, con la quale l'amministrazione sottolinea di essere in stretto contatto. Per tranquillizzare ulteriormente, la stessa giunta ha sottolineato che la task force comunale monitora costantemente la situazione.
“Finalmente una buona notizia” è venuto di pensare a qualcuno, e chissà quanto la città ne abbia bisogno in questi frangenti. Peccato, però, che solo pochi giorni dopo siano arrivati sulla balneazione dati completamente opposti, forniti dal meetup Amici di Beppe Grillo di Crotone.
Il meetup, in particolare, con l'avvio della sua campagna “Il nostro mare lo controlli tu” ha raccolto i campioni ed effettuato le relative analisi delle acque di mare in quattro punti del litorale cittadino: Passerella, piazzale Ultras, viale Gramsci e Cimitero.
In questo caso, i dati con misurazione Mnp (Most Probable Number, secondo i protocolli stabiliti dal Ministero della Salute) sono stati forniti dal laboratorio BiosilaB di Camigliatello che ha effettuato le analisi.
Se nel caso dell'Arpacal i dati erano talmente buoni che l'acqua, in pratica, si sarebbe potuta anche bere, quelli forniti dal Meetup, invece, hanno evidenziato la presenza di escherichia coli ed enterococchi, associata ad un inquinamento fognario delle acque, ben oltre i limiti di legge.
I dati in questione sono stati diffusi già venerdì sul web (e sabato sulla carta stampata) con comprensibile preoccupazione dei cittadini, che si sono trovati in presenza di dati, numeri, dunque, che dipingono scenari completamente diversi.
“Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato” scrisse Albert Einstein su un cartello scritto a mano nel suo studio all’università di Princeton; per tre giorni, invece, nessuna nuova è stata scritta dal Comune di Crotone.
Certo, c'era di mezzo il fine settimana: e non si può pretendere che un amministratore faccia chiarezza su un tema così delicato, rinunciando al weekend, tenendo in bilico un'intera popolazione indecisa se andare o meno a fare il bagno, nonostante il caldo asfissiante.
Ha confermato, poi, anche la validità delle metodologie scientifiche applicate dall’Agenzia Regionale che investono l'ampia zona di riferimento e che non essendo intervenuti elementi di ulteriore criticità, Arpacal ha comunicato che i prelievi saranno effettuati a partire dal prossimo 11 luglio.
Tutto a posto, dunque? Quasi. Dal Comune stesso, infatti, qualche ora prima era stata fornita un'altra notizia, ovvero la consegna dei lavori del depuratore comunale fermo, ormai, da un anno, soprattutto in termini di smaltimento dei fanghi.
“Hanno detto che le cifre governano il mondo. Può darsi. Ma sono certo che le cifre ci mostrano se è governato bene o male”, sosteneva Goethe. Qui, in termini di governo, si rasenta perfino il miracolo, considerato che, con il depuratore che non funziona, l'acqua del mare si può perfino bere.
* Simbolo dello Stronzio