Tutti in cerchio è l'immagine che siamo abituati a vedere a fine gara dopo la partita esterna contro la Fiorentina giocata sotto il diluvio di dieci mesi fa. Eccola riproposta di nuovo dopo Crotone-Milan: diversi gli interpreti ma uguale il fine. Stampare a caldo le fasi più salienti della partita e la compattezza di un gruppo che ha iniziato la sua fase di costruzione.
di Cinzia Romano | Trasferta Libera
Immaginiamo il campionato come le costruzioni dei Lego in cui il Crotone dispone dei tradizionali mattoncini mentre le altre squadre hanno anche i pezzi speciali. Come fa un allenatore a realizzare qualcosa di competitivo?
“Bisogna essere allenatori con l'immaginazione di un bambino che sogna di poter costruire qualsiasi cosa, perché crede che i suoi Lego non siano solo dei semplici mattoncini. E allo stesso tempo si incazza se qualcuno prova a prenderglieli o a distruggere quello che con l'immaginazione ed una scrupolosa dedizione sta costruendo. La squadra che ho accettato di allenare è il Crotone, non ho la Juventus, il Napoli, il Milan o il Barcellona. Qui ogni anno è uno scoprire e un inventarsi. E lo si fa tutti insieme con la società, concentrandosi sugli stessi obiettivi in cui crediamo fermamente consapevoli dei mezzi a disposizione”.
Poi quando la domanda è rivolta all'Hellas Verona, risponde che non la considera una neopromossa, sia per la storia che per la squadra, dove ci sono giocatori come Cerci, Caceres, Pazzini.
Non lo considera affatto uno scontro salvezza, ogni partita lo è. L'anno scorso con il Palermo su sei punti a disposizione se ne conquistò uno solo, ma poi si fece risultato su campi in cui nessuno si aspettava.
Non deve esistere “il dover per forza vincere con una squadra in particolare" piuttosto deve esserci un unico imperativo “il dover impegnarsi sempre al 300% con grande dedizione e il non arrendersi mai perché ovunque e con chiunque si può vincere o perdere".
Con tono pacato e determinato ribadisce che sarà dura e che ci vuole tempo per costruire un gruppo fuori e dentro il campo, ma che contro il Milan i ragazzi hanno fatto cose che l'anno scorso ci sono volute 18 partite per vederle.
La squadra di Pecchia arriverà all'Ezio Scida con qualche strascico di attrito tra allenatore e Pazzini, tra tifoseria e società, che in settimana con un comunicato si è dissociata dagli episodi avvenuti al Bentegodi sabato scorso contro il Napoli.
Budimir, che nel campionato di serie B a Crotone iniziò a segnare proprio dalla seconda giornata di campionato, giocherà affiancato da Trotta, che nelle ultime otto giornate della scorsa stagione ha collezionato un gol e quattro assist.
Mentre il Verona con i 146 gol complessivi in serie A di Cerci e Pazzini cercherà di sfondare la difesa calabrese dove non ci sarà il centrale Ceccherini che deve scontare la giornata di squalifica per il cartellino rosso rimediato dopo due minuti contro il Milan.
Mister Nicola dovrà sfruttare le sue doti di equilibrista, l'entusiasmo e la fantasia per inventarsi una difesa tutta nuova dove Cabrera e Ajeti dovranno dimostrare un'intesa da serie A per opporsi agli attacchi dei veneti.
Con Nalini, Tonev e Rodhen che in settimana si sono allenati poco o niente per qualche problema fisico di troppo, anche sulle fasce c'è emergenza. Un po' decimati ma determinati a scendere in campo per lottare fino alla fine. In palio ci sono i primi punti della stagione per le due squadre.
A dare il fischio d'inizio di Crotone-Hellas Verona, valevole per la 2ª giornata della Serie A Tim, in programma domenica 27 agosto alle 20:45 allo stadio Ezio Scida, sarà l’arbitro Marco Guida della sezione di Torre Annunziata. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Ranghetti e Zappatore. Il quarto uomo sarà Di Martino, mentre Tagliavento e Forneau si occuperanno del Var.
LE PROBABILI FORMAZIONI
- Crotone (4-4-2): Cordaz; Faraoni, Ajeti, Cabrera, Martella; Sampirisi, Barberis, Mandragora, Stoian; Trotta, Budimir. All. Nicola.
- Hellas Verona (4-3-3): Nicolas; Romulo, Caceres, Heurtaux, Souprayen; Romulo, Buchel, Bessa; Verde, Pazzini, Cerci. All. Pecchia.