Piattaforme Eni a Crotone. Su Imu e Ici i conti non tornano e le tasse le incassa l’Abruzzo

29 ottobre 2017, 09:26 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Lettera aperta al Presidente Oliverio ed al Sindaco di Crotone Pugliese.

Mi spiace dover tentare, ancora una volta, di attrarre la vostra cortese attenzione sull’atteggiamento “ostile” dell’Eni nei confronti di Crotone e della Calabria. Ho scritto e riscritto che in qualsiasi zona dove opera, la società offre spontaneamente “più valore all’economia e alle culture locali promuovendo la crescita del territorio”.

Nessun impegno del genere, nel corso di oltre 40 anni, è stato mai elargito nei confronti della città di Crotone e della regione Calabria. Anzi, anziché assolvere all’impegno preso alcuni anni or sono secondo il quale la Ionica Gas – proprietaria delle piattaforme al largo della città ionica – avrebbe iscritto l’azienda nel Registro della Calabria, al fine di poter pagare le tasse nella nostra regione, continua a far finta di non ricordare versandole ancora in Abruzzo.

Nonostante tutte queste manchevolezze nei confronti della Regione e della città di Crotone, tutti voi, Amministratori Comunali, sareste addirittura disposti ad abbuonare ben otto milioni sui venti dovuti dall’Eni - secondo i vostri calcoli - per l’Ici e l’Imu, spettanti sulle piattaforme esistenti al largo del mare di Crotone.

Forse anche la somma di venti milioni risulterebbe, secondo noi, sbagliata. Infatti, al Comune di Termoli l’Eni verserà, per una sola piattaforma in quel territorio, 7,7 milioni più interessi.

A Crotone, invece, le piattaforme dovrebbero risultare cinque. Eccole: “Luna A”, “Luna B”, “Hera Lacinia”, “Hera Lacinia 14”, “Hera Lacinia Beaf”. Pertanto, la somma dovuta dovrebbe essere di 38,5 milioni euro più interessi. Vale a dire: più del doppio di quanto notificato e quasi un quarto rispetto a quello in discussione da accettare. Ossia: 12 milioni.

A tal punto sorge spontaneo chiedersi: “Ma l’Eni, o qualsiasi altra società, dinanzi all’apatia innata da sempre degli amministratori locali e regionali, perché non dovrebbe agire in maniera ingrata tutelando i propri interessi?”.

E, infine, un’altra considerazione: ma in seno al Consiglio Comunale della città ionica vi sarà qualche “cordata” di opposizione oppure anche quella preferisce sonnecchiare?

Rodolfo Bava