Sassuolo-Crotone. Quella Var che non va! Quanti impicci e troppe polemiche

11 dicembre 2017, 18:32 Trasferta Libera

di Giuseppe Romano | Trasferta Libera

La serata gelida di Sassuolo-Crotone (2-1), che ha segnato la prima vittoria interna degli emiliani, dopo sei mesi di questo campionato, ha riacceso nuove polemiche sul sistema di “telesorveglianza” VAR, per le continue anomalie nelle verifiche: decisioni del direttore di gara e il tempo che si perde nelle fasi di risconto.

Tempi decisionali che spesso vanno oltre i limiti della razionalità: Inter-Spal, del 10 settembre, il direttore di gara, Gavillucci, ha impiegato cinque minuti per decretare un calcio di rigore, recuperandone solo quattro.

Ultima, in ordine di lettura, in Sassuolo-Crotone, al 47’ Manganiello blocca il portiere pitagorico, Cordaz, nell’azione di rimessa, per discutere con gli addetti al VAR. Si perde tempo mentre i rossoblù sono tutti nella metà campo avversaria.

L’arbitro invita i giocatori a stare tranquilli che c’è il VAR. Il portiere calabrese, stupito, si porta le mani alla testa.

È un momento difficile per tutti. Al termine non concederà nessun recupero.

“Quando si fa un cambio - appunta Walter Zenga, per la prima volta alla guida del Crotone dopo tre giorni dalle dimissioni di Davide Nicola - si danno 30” di recupero. Se l’arbitro ferma il gioco per 45” per una verifica, potrebbe anche recuperali. Qualcuno può anche capire che, in questo lasso di tempo, a una squadra, proiettata in attacco, potrebbe capitare di andare in gol, godere di una punizione a favore o di un calcio d’angolo …tutto qua!”

Una considerazione che va al di là di un esordio amaro, accettato con la consapevolezza di partecipare ad una “avventura tutta in salita” e che “è una strada non facile, sicuramente, però non impossibile col contributo dello stadio di casa, dove il Crotone ha costruito la sua salvezza, lo scorso anno”.

“Devo solo capire perché - aggiunte il tecnico rossoblù - una squadra ben organizzata, che tiene bene il campo e non concede nulla, per tutto il primo tempo, dopo il riposo, rientra priva di concentrazione. Devo capirlo!”.

Sul bordo campo, contro il Sassuolo, Walter Zenga indossava la sciarpa rosso-blu regalatagli dai tifosi della Curva Sud al suo arrivo allo Scida, stadio di casa degli squali: “È gente che ti aiuta in modo esponenziale. Non è una situazione drammatica. Basta solo lavorare per avere il loro consenso”.