La gentile amica Amedea Enza Ruggiero ci informa che l’area super degradata sul porto vecchio di Crotone, ex stoccaggio di olii e combustibili, nel corso degli anni passati (LEGGI), è stata oggetto di studio e di progettazione da parte della società Eurika dello skipper Alessandro Papadopulos.
“Entriamo - ci dichiara testualmente Papadopulos - in un circuito di concorsi per amministrazioni. Vengono, così, abbozzati idee e progetti al fine di poter riuscire ad ottenere dei fondi regionali e comunitari, tra i quali quello suggerito da Amedea, ossia un grandissimo Anfiteatro”.
“Ma si pensava anche – prosegue il nostro interlocutore – di riconvertire ed unire i due porti con una stazione marittima lato porto commerciale e da lì creare una linea che servisse la Puglia e la Grecia jonica ed un luogo di raccolta che, poi, non è altro che quel piano che vedeva la riqualificazione delle vie principali (si vede dai marciapiedi delle stradine laterali) castello-lungomare-porto”.
Veramente ottime le idee dell’ex Eurika. Peccato che, come al solito, a Crotone è finito tutto nel dimenticatoio.
“L’area in questione (ex buncheraggio) - tiene a precisare Papadopulos - oggi però vede dei limiti al normale abbattimento perché richiede una bonifica della zona in quanto negli anni diversi sono stati i litri di olii che sono filtrati nel sottosuolo ed in mare. Quindi, credo che ci siano prima di tutto da accertare le competenze. Non credo che il Comune ne abbia. Purtroppo noi a Crotone dipendiamo sempre da altri”.
Che amara verità, purtroppo! Certo è competenza dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro. Però il Comune dovrebbe avere l’obbligo morale di sollecitare chi di dovere per bonificare tutta l’area in discussione, coinvolgendo anche, forse e soprattutto, l’Azienda Sanitaria Provinciale.
Sarebbe anche opportuno affidare a Papadopulos lo studio specifico di una delle due soluzioni prospettate in passato, al fine di poter ammirare qualcosa di molto bello ed attraente sul porto di Crotone. Oltre che utile!
Rodolfo Bava
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