L’aeroporto di Crotone, la resurrezione di Sagas e quel brutto vizio di riesumare “carrozzoni”

6 maggio 2018, 13:51 Sr l'impertinente

“Il carrozzone va avanti da sé /con le regine i suoi fanti i suoi re /ridi buffone per scaramanzia /così la morte va via”. (“Il carrozzone”, Renato Zero)


di Sr* l’impertinente

La canzone del cantattore” romano sarebbe la colonna sonora ideale da mettere come sottofondo a ciò che sta accadendo sul fronte dell’aeroporto S. Anna, che più passa il tempo e più sforna sorprese e dejà vu.

L’ultima novità - se così possiamo chiamarla - è la ricomparsa in scena della Sagas, la società che i Comuni di Crotone e Isola Capo Rizzuto (poi uscita), insieme alla Regione, avevano costituito per gestire proprio lo scalo pitagorico.

Come sia andata a finire è noto a tutti: con le vicissitudini di un’azienda che finora ha prodotto solo debiti e con un aeroporto Pitagora che - insieme agli altri due calabresi - è nelle mani della Sacal.


“Musica gente/ cantate che poi/ uno alla volta si scende anche noi/ sotto a chi tocca in doppio petto blu/ una mattina sei sceso anche tu”. (“Il Carrozzone”)


La “riesumazione” della Sagas è stata evocata dai sindaci del crotonese - riunitisi in piazza della Resistenza - come possibile aggiudicataria in cogestione dei servizi a terra del Sant’Anna (LEGGI).

La cosa strana è che ad avallare questa ipotesi siano stati anche due nemici storici dell’azienda: quel presidente della Regione, Oliverio, che pur nella società c’era entrato, come la Sacal, i cui rapporti finora si erano limitati alle sole carte bollate.

Durante la presentazione dei voli di Ryanair, tutte e tre le parti, fino a qualche tempo fa distanti in un caso (la Regione) e addirittura nemiche nell’altro (la Sacal), d’incanto hanno trovato unità d’intenti.


“Bella la vita/ che se ne va/ un fiore un freno la tua ricca povertà/ il pane caldo la tua poesia/ tu che stringevi la tua mano nella mia”. (“Il carrozzone”)


Uno dei tanti problemi di questo lembo di Penisola è l’amnesia: la memoria corta, cioè, che ammorba anche i suoi rappresentanti politici, tanto che talvolta - se non spesso - si abbandonano liberamente a dichiarazioni poi puntualmente contraddette tempo dopo.

Il governatore Oliverio, ad esempio. Intervenuto a Crotone durante il consiglio comunale aperto sull’aeroporto ebbe a dichiarare solennemente: è stato un errore imboccare la strada del contenzioso”.

Il riferimento era al ricorso presentato da Sagas contro Sacal che, a dire del governatore e non solo, aveva rallentato la riapertura dello scalo, creando attriti con il Comune che difendeva la sua scelta a spada tratta: peccato che nella società ci fosse pure lui e che adesso concordi nel riesumarne la salma.


“Bella la vita/ dicevi tu/ è un po' mignotta e va con tutti si però /però però proprio sul meglio/ t'ha detto no”. (“Il carrozzone”)


Era stato così convincente il presidente tant’è che alla fine Sagas aveva ritirato il ricorso contro l’Ente nazionale aviazione civile (l’Enac), anche per le rassicurazioni ricevute da Sacal, condite a base di promesse di voli a go go.

Rassicurazioni, giusto per ricordarlo, che sfumarono con la figuraccia fatta con la vicenda Flyservus, annunciata in pompa magna e poi rimasta inesorabilmente a terra senza mai prendere il volo (così come le speranze dei cittadini!).

Un fatto che, si ricorderà, fece salire di nuovo la tensione, culminata con la manifestazione davanti alla sede della Sacal e con la burrascosa riunione con la società in cui si sfiorò la rissa.


“Il carrozzone riprende la via /facce truccate di malinconia/ tempo per piangere no non ce n'è/ tutto continua anche senza di te”. (“Il carrozzone”)


Deposti i lunghi coltelli, Comune, Regione e Sacal hanno così trovato l’accordo e deciso di puntare, nella corsa verso il rilancio dello scalo, su un cavallo che, in passato, non è che abbia dato tante garanzie di performances: la Sagas, appunto.

Ricordiamo, ad esempio, come il Tribunale di Crotone ne avesse disposto il sequestro (LEGGI) nell’ambito delle indagini per bancarotta fraudolenta a carico della precedente società di gestione. Sequestro revocato.

La stessa azienda venne poi messa in liquidazione dai soci dell’assemblea che avevano rinunciato agli ambiziosi sogni di contare qualcosa nella gestione dello scalo: rimanendo ai margini, come sempre.


“Bella la vita/ che se ne va/ e ti coltivi dove il tempo vola e va/ i nostri sogni / la fantasia/ ridevi forte la paura e l'allegria”. (“Il carrozzone”)


Riepilogando: la Sagas (quindi il Comune di Crotone) era partita con il proposito di gestire completamente l’aeroporto e decidere su tutto; man mano, però, ha dovuto ridimensionare i suoi piani o, restando in termini di volatili, ad abbassare le ali.

Ora si accontenta delle sole briciole, vale a dire i servizi a pagamento dell’aeroporto di tipo commerciale; e per farlo ha dovuto perfino pagare insieme ai Comuni della provincia.

La dimostrazione plastica si è avuta nella conferenza stampa di Ryanair, dove il primo cittadino, Ugo Pugliese, inizialmente era stato escluso e poi aggiunto al tavolo (LEGGI), senza fargli profferir parola. E beh, quando si conta …


“Bella la vita dicevi tu /e t'ha imbrogliato e t'ha fottuto proprio tu / con le regine con i suoi re/ Il carrozzone va avanti da sé”. (“Il carrozzone”)


Insomma: nonostante la Riforma Madia e le esperienze pregresse non certo esaltanti (per citarne alcune: Soakro, Akros, Consorzio Universitario, S. Anna Spa, e via dicendo) a Crotone quanto a Comitati e società a partecipazione pubblica non si rinuncia mai!

Nel primo caso, Comitati che si occupino delle vicende del Pitagora ce ne sono almeno tre: addirittura più delle rotte previste a partire dal prossimo giugno.

Nel secondo, sebbene si chiamino in termini tecnici partecipate, nei fatti si tramutano spesso in carrozzoni; ed a volare in questo caso - parola di Stronzio (e per chi ci tiene anche senza la i) - saranno i costi: come sempre a totale carico dei cittadini.

* Simbolo dello Stronzio