Crotone e il mese delle palme: quei “rifiuti verdi” che nessuno raccoglie

12 marzo 2019, 14:51 Imbichi

La gestione del verde pubblico non funziona ancora a dovere. Nonostante i numerosi interventi per ristabilire il decoro urbano si possono ammirare, anche in pieno centro, dei classici “cortocircuiti” che oramai non stupiscono più nessuno.


di Francesco Placco

Bisogna ammetterlo: dopo una partenza un po’ a rilento (LEGGI), Akrea sta dimostrando tutta la sua buona volontà. Mentre il piano di pulizia straordinaria prosegue spedito, in città (o perlomeno in alcuni suoi quartieri) si possono notare i frutti degli interventi pianificati, e non passa settimana che non si veda almeno un operatore svolgere il proprio dovere.

Insomma, nonostante gli atavici problemi come l’ennesimo rinvio della raccolta differenziata (LEGGI) bisogna ammettere che, almeno nella gestione ordinaria, si registra un piccolo quanto significativo cambio di rotta.

Ma il diavolo si nasconde nei dettagli, e non sono pochi i dettagli che stonano con le imponenti pulizie straordinarie (LEGGI) partite lo scorso gennaio.

Ad essere messo in secondo piano, così com’è sempre stato, è il verde pubblico. Passate ormai le storiche polemiche sulle spese eccessive per la sua gestione (LEGGI), dal 2010 è compito di Akrea provvedere ai più comuni servizi (QUI) come le potature, lo sfalcio, il “mantenimento del manto erboso” e tutti gli “interventi di manutenzione”.

Attività da svolgere “sei giorni alla settimana” nelle sole aree contemplate dal “contratto di servizio per il verde pubblico”.

Tuttavia, nonostante il servizio offerto, esistono dei mucchi di erba e rami che attendono da settimane di essere raccolti e smaltiti. Il caso più interessante non riguarda l’aperta campagna ma una zona centralissima: la piazzetta Delphi, nei pressi del tribunale e lungo Corso Mazzini. Li giacciono dei getti delle vicine palme, volati via lo scorso mese a causa del forte vento (LEGGI) che ha provocato numerosi danni.

A ben vedere le date, è un mese esatto che quei “rami” sono buttati lì, in mezzo al marciapiede. Per un motivo o per un altro a nessuno è venuto in mente di raccoglierli, o quanto meno di spostarli anche in un’aiuola vicina, in modo da liberare il passaggio.

Una situazione sicuramente di facile risoluzione, che tuttavia si trascina da più di trenta giorni. Insomma, un tipico cortocircuito nostrano, che non stupisce più nessuno e finisce per diventare “normale”.

Ma normale non è, e non ci resta quindi che attendere che Akreabatta un colpo”, tanto in centro quanto in tutti gli altri quartieri dove si stanno lentamente accumulando sfalci e potature, che in vista della bella stagione – ed anche della multa fino a 500 euro per i privati che non curano le loro aree verdi (LEGGI) - aumenteranno sensibilmente.