In una fase economica terrificante per le attività economiche della città, il cui sistema produttivo locale appare fortemente colpito dalla recessione e dalla gelata primaverile della crescita produttiva, è certamente una notizia importante e positiva quella che, seppure in sordina, viene dal Comune di Crotone, che appare fortemente motivato e più che mai intenzionato ad accelerare i tempi di un mega investimento di oltre 60 milioni per l’Antica Kroton, effettuando l’immediata e cospicua erogazione pari a oltre 2 milioni di euro, sulla linea d'intervento del marketing e della comunicazione.
di Pitagorik
Curioso è che tutto ciò avvenga quasi fin troppo rapidamente visto che questa amministrazione comunale, guidata dal crotonese Pugliese Ugo su regia e teleguida dell’oriundo Sculco Vincenzo, in questa prima metà di mandato aveva abituato l’opinione pubblica a una lentezza sonnacchiosa e abulica.
Invece, evidentemente “irrobustita” dal nuovo dirigente di lungo e ponderoso curriculum quale è l'ingegnere Responsabile del procedimento Germinara Giuseppe, prima con Determinazione dirigenziale del 27/11/2018 N. 2301, recante per oggetto, “Approvazione Relazione preliminare di progetto relativa alla Linea di intervento 1.5 - Le Azioni Comuni - Intervento 1.5.1 Comunicazione, sviluppo strategie e marketing, Cup: F19E18000140002, del programma Valorizzazione dell’Antica Kroton e del sistema ambientale turistico e culturale da Crotone a Capo Colonna”, e poi con Determinazione dirigenziale del 31/12/2018 N. 2590, “Determina a contrarre per l’Affidamento dei servizi relativi a Avvio prima fase Attività di Comunicazione, all’interno della Linea di Intervento 1.5 ‘Le azioni Comuni’; Tipologia di intervento 1.5.1 ‘Comunicazione, Sviluppo Strategico e marketing’ del Progetto ‘Valorizzazione dell’Antica Kroton e del sistema ambientale turistico e culturale da Crotone a Capo Colonna’. Cup: F19E18000140002”, in men che non si dica staccava dal fondo d’investimento pari a 2 milioni un primo “assegnuccio” di cortesia, pari a 100 mila euro, “destinato” all’Amministratore Unico di una “società in casa”, la stessa che appena qualche mese prima era ridotta alla canna del gas, Crotone Sviluppo, per realizzare alcune operazioni di marketing (LEGGI) su cui forse più in là si potrà dire qualcosa di più sui risultati.
Il finanziamento veniva “ricevuto” dal signor Turino Gianfranco, uno di quei talenti evidentemente ben nascosti, improvvisamente balzato all’orizzonte di una vicenda comunale particolarmente bislacca, che vuole puntare su profili forse straordinariamente speciali, o comunque tali da doverne tutelare la privacy, evitando la pubblicizzazione dei titoli necessari per ricoprire una carica che richiede titoli e competenze comprovate di gestione pubblico/privata, tanto delicate, sebbene in questo caso da svolgere in uno di quegli inutili carrozzoni da eliminare, vistosamente segnalato dal commissario Cottarelli nei suoi famosi report.
Da quanto si apprende, cioè dagli ambienti interessati che pure sarebbero molto abbottonati nel fornire informazioni più dettagliate a “tutta” la stampa, il finanziamento è stato immediatamente erogato proprio in base a quella semplice determina vergata di suo pugno da un dirigente di diretta fiducia, ingegnere Germinara, che come si ricorderà risulta noto agli atti giudiziari civili per avere transato con la ditta Zilio un’identica somma di 2 milioni di euro per una centrale elettrica mai entrata in funzione (LEGGI).
Ora, qui siamo certi e pronti a mettere la mano sul fuoco come Muzio Scevola che sia il sindaco che il para sindaco, cioè Pugliese Ugo e Sculco Vincenzo, non chiuderanno occhio e resteranno sentinelle nella notte che tutto proceda per il meglio e non si possa magari dire, da parte dei soliti “dileggiatori”, che Crotone Sviluppo sì è improvvisamente trasformata in una sorta di simulatore automatico, una specie di ATM bancario per privatizzare con qualche banale passaggio soldi pubblici che altrimenti dovrebbero essere controllati e certificati secondo le regole gli schemi della contabilità Municipale.
Proprio perché abbiamo a cuore che un investimento così importante vada finalmente a buon fine, moltiplicando i suoi benefici effetti e le consistenti ricadute, a vantaggio di tutta la comunità, quale voce “costituzionale” della pubblica opinione, noi come informazione giornalistica, vorremmo che sia il sindaco che il “parasindaco” fossero costantemente e opportunamente “supportati” nella difficile e sempre “insidiosa” attività di controllo e di verifica da parte di tutti gli organi statali preposti, a iniziare dal signor Prefetto, dal signor Procuratore della Repubblica, dai magistrati della Corte dei Conti, dai solerti dirigenti dell’Anac, l’Autorità Nazionale anticorruzione.
Non fosse altro perché i cosiddetti imprevisti sono sempre dietro l’angolo, stante il fatto che se ne è già prevista la “pesatura”, una cifra tutt’altro che modesta, rilevante, tanto per dire quasi pari al valore venale e di mercato della stessa meravigliosa “Corona di Hera”.