Dimissioni dell’Assessore Sabrina Gentile? Dopo gli Avvisi della Procura il Sindaco Pugliese “sfoglia” la Margherita

30 giugno 2019, 18:33 Il Fatto

Onde evitare fraintendimenti strumentali e inappropriati scriviamo subito che l'assessore Sabrina Gentile è al momento per la legge e per tutti assolutamente e aprioristicamente innocente rispetto ai rilievi che le sono stati mossi nell'ambito di un inchiesta giudiziaria condotta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Alessandro Rho.


Il giovane e attento magistrato arrivato a Crotone da pochi mesi ha ipotizzato i reati di abuso d’ufficio, corruzione, turbativa d’asta ma anche quello di associazione a delinquere (LEGGI), con riferimento a presunti illeciti sulle autorizzazioni e permessi concessi dal Comune nei mercatini cittadini e/o nel corso dello svolgimento di alcune delle 14 fiere in calendario annuale, tra cui ben 12 fiere ogni primo giovedì del mese, una Fiera Mariana, una Fiera di Crotone a ottobre e una Fiera di Natale.

L'avviso di garanzia, sottolinea giustamente e correttamente, l'avvocato Francesco Verri che difende la Gentile, “considerata la trasparenza del suo operato” è stato dalla stessa “interpretato come un atto dovuto in funzione del ruolo ricoperto” (LEGGI).

Tale considerazione inopinabile, riguardante la pienezza del diritto alla difesa di tutte le persone coinvolte nell'inchiesta, ovviamente induce anche a distinguere le diverse ricadute, dirette e indirette, oggettive e soggettive, dell'atto giudiziario di garanzia.

Lasciando e non chiudendo ampio spazio alla valutazione non giudiziaria dei fatti narrati nel provvedimento, con riguardo alle condotte e ai comportamenti di pubblici funzionari e amministratori che potrebbero, ma non ce lo auguriamo, configurare l'ombra di un illecito ampio e continuato e di una corruttela spaventosa all'interno dell'ente comunale.

Dunque, riverberi e rimbalzi che sono certamente di varia natura, e che nella sfera della vita pubblica, istituzionale, politica e del diritto pubblico, riguardano non solo la persona indagata ma anche l'ente stesso, il contesto, lo sfondo politico in cui sono stati, ipoteticamente, commessi reati tramite e in danno della pubblica amministrazione.

Da qui discende che si apra il confronto politico e democratico, da cui se ne potrebbe dedurre, che di fronte alle accuse e alle persone attinte da misure di garanzia, le autorità amministrative coinvolte, in questo caso e collegialmente sia il Sindaco che l'intera giunta comunale, non si devono né si possono considerare refrattarie, anzi tutt'altro, né tanto meno autodeterminarsi come avulse e/o super partes.

Far finta di niente non è elegante, trattandosi di profili che nella fattispecie, appaiono interni e apicali sia alla struttura burocratica del Comune di Crotone, laddove impiegati, funzionari e vigili urbani avrebbero operato in danno, sia di un amministratore a cui si deve l'impulso e la decisionalità organizzatoria, direzionale e gestionale, in questo caso un assessore al ramo delicato e strategico delle attività produttive e del commercio, che è parte organica e stabile del massimo organo amministrativo della collettività, la Giunta Amministrativa Municipale, presieduta e coordinata dal Sindaco, Ugo Pugliese.

Cosa comporterebbe tutto ciò, seppure non “perentoriamente”, ma del tutto “discrezionalmente”, da parte dell'amministrazione comunale?

Almeno che nell'immediato si apra un “procedimento” ai sensi della normativa vigente e delle disposizioni regolamentari interne all'ente, al fine di un accertamento dei fatti accaduti e di una verifica delle eventuali responsabilità, singole e di settore.

Ciò potrebbe portare, per evitare interferenze e conflitti, anche in forma di precauzionale autotutela dell'ente, a una rotazione temporanea degli incarichi dei dirigenti e dei funzionari del Settore amministrativo che è sotto la lente della Procura, magari destinando gli avvisati ad altro ufficio.

Per l'assessore Gentile, le cose potrebbero andare, ipoteticamente, anche come segue:

  1. che Lei stessa rassegni nelle mani del Sindaco le sue spontanee dimissioni, dichiarandosi libera di potersi difendere senza condizionare l'ente stesso, la giunta municipale nella sua espressione d'immagine sia morale che politica;
  2. che il Sindaco Ugo Pugliese revochi immediatamente la delega all'Assessore alle Attività Produttive,Annona, Commercio, ecc.;
  3. che il Sindaco Ugo Pugliese esprima solidarietà e confermi nell'incarico l'assessore Sabrina Gentile;
  4. che l'Assessore Sabrina Gentile non rassegni spontaneamente le sue dimissioni;
  5. che l'opposizione nel Consiglio Comunale, rappresentata dal Pd e dal M5S e altri, chieda una convocazione urgente dell'assemblea per discutere dei fatti in questione mettendoli prioritariamente all'ordine del giorno;
  6. che nella maggioranza che amministra (Demokratici, Crotone in Rete, Araba Fenice, Cdu, ecc.) si apra subito un confronto politico a tal proposito, per giudicare l'operato della Giunta e dell'Assessore confermandoli oppure riformandoli;
  7. Varie ed eventuali

Ma è bene dire che si tratta di una semplicissima simulazione di opzioni e possibili scelte che al momento mancano, nonostante pare si siano già riuniti, sebbene informalmente, la cabina di regia e gli staff decisionali che sovrintendono e concorrono alle decisioni della maggioranza che amministra il Comune e sostiene il Sindaco Pugliese.

Infine, preme qui sottolineare che permangono tutti i problemi della crisi commerciale, della confusione annonaria, della mancanza di un piano straordinario di viabilità estiva, che le isole pedonali stagionali e annuali sono un vero e proprio fallimento, che non è più sostenibile il pagamento di pedaggi e parcheggi senza alcuna giustificazione reale e via di seguito.

Impreparazione, disfunzioni, errori, disservizi e quant'altro che sul piano dei contenuti operativi e programmatici, come noi abbiamo più volte sostenuto, richiederebbero all’assessore Gentile di fare immediatamente il fatidico ma per molti opportuno suo passo indietro.