Crotone: il rimpasto, le grandi manovre, l’abbraccio mortale e il potere taumaturgico delle “vrasciole”. Che piacciono anche al Pd

11 luglio 2019, 08:57 Sr l'impertinente

Chi rompe non paga e si siede al governo (Leo Longanesi). Riunione, ieri sera, a Lamezia Terme: ad essere convocati dal commissario regionale Graziano i vertici del Partito democratico crotonese ed i Consiglieri comunali.


di Sr* L’Impertinente

Ad invocare una riunione chiarificatrice è stata l’area dello stesso Pd che da sempre si oppone al patto con i Demokratici e Sculcolandia, definito come un autentico abbraccio mortale.

Così, preceduta da una nota della rediviva Rosanna Barbieri, anche lei presente nella città della Piana, una pattuglia guidata da Sergio Contarino ha cercato di far saltare il tavolo e trovare sponda dal regionale.

In realtà, la riunione non ha avuto l'esito sperato dagli storici dissidenti e ad uscirne rafforzata dall’incontro lametino è stata la linea tracciata dal segretario provinciale, Gino Mungi.

A lui è arrivato il via libera nel continuare il percorso intrapreso, con buona pace dell’area di Peppino Vallone e Nicodemo Oliverio. Linea che verrà ribadita nella direzione cittadina, che si terrà stasera.

Come detto, il Pd non entrerà direttamente nella nuova giunta Pugliese, in fase di allestimento, ma non farà mancare il suo sostegno all’abbisogna, come d’altronde è già avvenuto in passato. E lo ha ribadito la stessa federazione, seppur in linguaggio politichese.


“I governi non vivono insieme, gli uomini sì.

I governi non mantengono la parola

e non combattono lealmente”.

(Il texano dagli occhi di ghiaccio)


Dal canto suo, il partito provinciale sottolinea che rispetterà il ruolo di forza di minoranza che ci è stato assegnato dai cittadini, ma altresì continuando a garantire un’azione costruttiva e propositiva sui grandi temi che riguardano il bene comune di tutti i crotonesi”.

Ribadisce, però, la necessità “di ridisegnare un modello di Partito attraverso nuove alleanze, basate su un dialogo e confronto con la società, questa deve essere la sfida del partito e del gruppo dirigente”.

Tradotto: si va avanti con il patto stabilito con i Demokratici alle Provinciali ed alle Europee, con vista sulle Regionali e con qualche auspicabile ripercussione anche a livello comunale.


“Il migliore dei governi è quello che non governa affatto,

e quando gli uomini saranno pronti,

sarà questo il tipo di governo che avranno”.

(Henry David Thoreau)


Per la Barbieri l’azzeramento della giunta (LEGGI) “rappresenta l’ennesimo fallimento politico per chi ha concorso ad individuare un progetto politico e ha scelto i protagonisti da mettere in campo”.

L’ex candidata a sindaco del centro sinistra scrive che “l’amministrazione comunale in questi tre anni si è esclusivamente caratterizzata per la distribuzione di incarichi e nomine di sottogoverno, tralasciando di affrontare con serietà e determinazione le problematiche cittadine”.

Per lei “il partito democratico, il mio partito, deve dimostrare pubblicamente, e con fatti concreti, che non ci possono essere legami con un’amministrazione che ha praticamente fallito, dimostrando grande incapacità nel governare”.


“Il tempo è come un governo,

non ne fa mai una dritta”.

(Jerome K. Jerome)


Ed a proposito della nuova Giunta, in questi giorni c’è stato un risveglio dei consiglieri, in prima linea per farsi notare e quasi per dire al sindaco, alle prese con la scelta dei nomi, “ci siamo anche noi”.

Così, Pisano Pagliaroli, negli ultimi tempi critico con l’amministrazione, è stato accanto al primo cittadino nella consegna della pubblica estimazione per l’arbitro di Calcio a 5, Prisma, con tanto di foto di rito che lo ritrae con un’espressione tipica da assessore in pectore (LEGGI).

Non da meno è stata la consigliera Anna Maria Oppido, che ha portato i saluti del sindaco in occasione della visita del garante nazionale dei detenuti in città. Anche lei sembra averci preso gusto a sedere, per una volta, non negli scranni dei consiglieri ma in quelli di giunta.


In ogni genere ed in ogni caso,

il governo debole è il peggiore di tutti.

(Massimo d'Azeglio)


Certamente, in questi giorni di attesa, altri seguiranno la stessa strada perché il quantomeno aspirare ad un posticino nell’esecutivo non costa nulla ed al massimo può dare solo una cocente delusione.

A proposito di consiglieri, poi, la Prossima Crotone ha affidato a due di loro, Giovanni Pucci e Maria Rita Megna, le risposte a due dei loro colleghi, Giuseppe Fiorino e la già citata Barbieri.

Consiglieri, quest’ultimi, che in Consiglio sono stati finora e di fatto silenti ma che, invece, pare essersi svegliati e sotto forma di nota scritta (da loro?) con quell’ormai classico piglio aggressivo che di recente hanno assunto le repliche della Prossima ed affini.


“La debolezza dei Governiè fatale quanto la loro forza,

e il loro spaventoquanto il loro furore”.

(Giovan Battista Niccolini)


Intanto, stando ai nomi che iniziano a circolare sulla nuova composizione del Pugliese-Ter, più che di governo del cambiamento quello che si appresta a nascere, e se le indiscrezioni si riveleranno vere, sarà “dell’usato”, e neanche troppo sicuro, per non dire del nulla.

A circolare, infatti, sono i profili di vecchie conoscenze in Comune, che hanno già dato ampiamente prova di se: ed i cittadini stanno ancora piangendo. In pratica, sarebbe come mettere vecchi volponi a far guardia ad un pollaio.

Ci saranno, poi, delle care firme: con Proto che pare aver avuto anche il bene placito del Pd e Giuseppe Frisenda, l’assessore che ogni sindaco verrebbe avere.


“Molto spesso, col cambiare del governo,

per i poveri cambia solo il nome del padrone”.

(Fedro)


Frisenda, infatti, sopravvissuto ad un rimpasto ed in procinto si superarne indenne anche un altro, è il classico personaggio che “dove lo metti sta”: non dà alcun fastidio e, a volte, non ci si accorge neanche della presenza. C’era anche una terza di conferma, al femminile ma che, però, nelle ultime ore non sembra poi così certa.

Certo, invece, è il fatto che della squadra non farà parte più Telemaco Pedace, salito sull’Aventino anche prima dell’azzeramento dell’esecutivo.

Ed è un vero peccato, perché il buon Leo non potrà vedere realizzato il sogno del tunnel più corto e, allo stesso tempo, più costoso al mondo (LEGGI), oltre ad aver espresso la dote di massimo esperto in rotatorie (LEGGI).


“La storia ci fa conoscere che le classi governanti

hanno sempre procurato di parlare al popolo

il linguaggio che stimavano non il più vero,

ma il più conveniente allo scopo a cui miravano”.

(Vilfredo Pareto)


Per svelare l’arcano della nuova giunta Pugliese, la terza, forse non bisognerà aspettare molto; bisognerà solo fare in modo che quadrino i conti in Consiglio, con qualcuno che ha già offerto la sua disponibilità, disinteressata naturalmente!

Intanto, l’ex assessore Pedace, pensa a costituire un proprio gruppo all’interno del Consiglio comunale, e con sé potrebbe portare quattro componenti o, meglio, tre più il fratello Enrico.

Se queste sono le premesse, nei prossimi giorni se ne vedranno delle belle, con le classiche giravolte a 360 gradi, cambi di casacca e posizionamenti a 90 gradi, allo scopo di portare avanti i restanti due anni di consiliatura.

E ad assicurare la sopravvivenza dell’amministrazione del mirabile duo Pugliese-Sculco, nonostante i numeri esigui, ci sarà, ancora una volta, l’intramontabile (a queste latitudini) potere taumaturgico delle fragranti “vrasciole” da distribuire.

* Simbolo dello Stronzio