Crotone. La maggioranza balneare deserta il Consiglio: tutti al mare o “tutti a casa”?

6 agosto 2019, 14:07 Sr l'impertinente

“È importante stare dalla parte della maggioranza. È l’unica ... L’unica famiglia che ti aiuta a vivere al giorno d’oggi. Resta solo quello, la maggioranza. Purtroppo la minoranza è morta sulla croce del Golgota duemila anni fa”. (Ai confini della realtà)


di Sr* l’impertinente

Agosto, maggioranza mia non ti conosco. Prosegue la strana estate del sindaco Ugo Pugliese che passerà alla storia, più che per qualche opera realizzata, come l’inventore del detto: “Buona la seconda”.

Anche ieri, infatti, c’è stata un seduta del Consiglio Comunale, il primo post-rimpasto di giunta; un altro ce n’era stato anche prima, giusto per testare il terreno ed i numeri della maggioranza.

Prima o dopo, l’esito è stato comunque e sempre lo stesso: la certificazione che la maggioranza non ha i numeri in prima convocazione e deve necessariamente ricorrere sempre alla seconda, appunto!


“In realtà nessuna democrazia rappresentativa è una democrazia,

ma un sistema di minoranze organizzate che prevalgono

sulla maggioranza dei cittadini singolarmente presi,

soffocandoli limitandone gravemente la libertà e tenendoli

in una condizione di minorità. E un sistema di oligarchie o di poliarchie”.

(Massimo Fini)


Con la nascita del gruppo “ConSenso” finalmente l’Amministrazione sembra aver trovato addirittura un’opposizione. Opposizione che quando non c’è - come nel caso di questo consiliatura - si fa anche in modo di crearsela dall’interno, se si tiene conto che i quattro del team Pedace erano organici alla maggioranza, prima dell’allontanamento.

Così è partita la raffica di richieste di accesso agli atti per attività strategiche della Giunta Pugliese, come la presentazione dell’Antica Kroton, ma anche le missioni degli assessori e le assunzioni a Crotone Sviluppo (QUI).

A costo di apparire ingenui, c’è da chiedersi perché questo attivismo, queste perplessità e dubbi non siano stati espressi prima, quando cioè lo stesso gruppo poteva contare su un assessore, anche di peso, come il buon Leo.


“L’esistenza di una maggioranza,

implica logicamente una

minoranza corrispondente”.

(Philip K. Dick)


Intanto era stata paventata, addirittura, una raccolta di firme per mandare a casa il sindaco e far finire la consiliatura; in realtà si tratterebbe di voci messe in giro a cui non è seguito nulla di concreto. Dei desiderata o dei segnali, piuttosto che fatti concreti.

Anche se qualche volenteroso, in quattro per la precisione, la firma in calce al documento di sfiducia l’avrebbe già messa e pare stia cercando altri colleghi disposti a seguirli sulla strada del “tutti a casa”.

È facilmente intuibile, e l’hanno capito anche loro, i promotori, che si tratta di una missione quasi al limite del miracolistico, visto che nessuno intende privarsi dello scranno in Consiglio e soprattutto con la possibilità (o certezza?) di non essere più rieletto.


“La maggioranza della gente

ha una visione del mondo definita.

Dalla minoranza”.

(Stanisław Jerzy Lec)


Tra coloro che a mettercela la firmettina ci avrebbero fatto un pensierino ci sarebbe anche qualche esponente del Pd, almeno quelli contrari alla “Santa Alleanza” tra Sculcolandia e il Partito Democratico crotonese.

Tra i timori dei Consiglieri, infatti, c’è quello che sul Comune possa battersi, e presto, la mannaia della Procura, che proprio di recente ha acceso i riflettori proprio su Piazza della Resistenza, e non solo.

Ad alimentare i timori, l’interrogatorio fiume dell’ex assessore alle Attività produttive, Sabrina Gentile, ed il possibile allargamento delle indagini ben oltre la fiera Mariana e i box mercatali.


“Vi sono delle situazioni

nelle quali una minoranza

veramente sicura in cuor suo

del suo buon diritto finisce,

combattendo, col turbare

ed alla lunga col convertire

anche la maggioranza”.

(Giovanni Malagodi)


Tornando al gruppo Consenso, c’è chi teme anche una controffensiva da parte della maggioranza proprio in virtù delle loro continua richiesta di atti e comunicati contro l’amministrazione.

Ne sa qualcosa la consigliera Fabiola Marrelli, di cui si è paventata la possibile decadenza dal Consiglio per questioni legate ad un mancato pagamento della Tosap da parte di un’attività commerciale di cui è socia.

Il timore, in questo caso, è alimentato dal fatto che la maggioranza, o presunta tale, possa adottare anche con lei il “metodo Cimino”, con lo stesso consesso che ha decretato la decadenza di Emanuela Cimino, assente per lavoro.

Decadenza, si badi, che ha consentito alla stessa maggioranza di guadagnare un consigliere; se si riuscisse nell’intento, piuttosto remoto, di metter da parte anche la Marrelli, di consiglieri ne guadagnerebbe un altro: e di questi tempi per la squadra di Pugliese sarebbe oro colato!

Quanto ai numeri, da stasera, poi, i neo consiglieri saranno quattro e cioè uno al posto dell’appena citata Cimino e gli altri tre in surroga degli assessori entrati in Giunta e provenienti dalla Civica Assise.

Nonostante questi innesti, però, di maggioranza non ce n’è lo stesso, ma come ha ribadito ieri il primo cittadino, al termine della seduta andata deserta, l’intenzione è quella di andare avanti sempre in seconda convocazione, perché la macchina non si può fermare.


“Non seguirai la maggioranza per agire male

e non deporrai in processo per deviare

verso la maggioranza, per falsare la giustizia”.

(Libro dell'Esodo)


Questo perché i fari adesso sono accesi anche sui consiglieri del Partito democratico che negli ultimi sono stati spesso, anche loro fedeli scudieri del sindaco Pugliese, a difesa dal fortino di Piazza della Resistenza.

E il Pd? Come al solito è alle prese con lotte intestine, che stanno facendo diventare il partito davvero indigesto e al punto che qualcuno s’è chiesto: “ma se non riesce ad aiutarsi da solo, come può farlo con altri, nella fattispecie l'amministrazione comunale?”

Ci mancava, poi, la nuova disavventura giudiziaria del presidente Mario Oliverio (QUI), che ha dato un altro colpo non indifferente alla “Santa Alleanza”, tra l’altro voluta dallo stesso governatore.

Inoltre, la fattura interna nel Pd è ben lungi dall’essere ricucita, con gli esponenti dell’area Valloniana e Oliveriana (nel senso di Nicodemo) che gongolano per tutto ciò che è successo negli ultimi tempi.


“Se si soddisfa l’avidità della maggioranza,

il resto non creerà problemi”.

(John Gardner, L'orco)


In tutto questo il leader maximo della Prossima Crotone non profferisce parola, a testimonianza del fatto che avrà accusato il colpo o probabilmente non avrà manco più la voglia se non la forza di reagire ad una situazione che pare proprio gli stia sfuggendo di mano.

Nemmeno un commento su ciò che gli sta accadendo intorno (e di cose ne pure successe!) quasi che il tutto non lo interessasse minimamente, come se cadesse dalle nuvole o dal pero che dir si voglia.

Eppure in ballo di cose - che dovrebbero essere pur importanti per lui - ce ne sono, ad esempio l’ombra della fine di questa “sua” amministrazione annunciata come del cambiamento, o il destino politico della pergoletta Flora, la cui riconferma appare sempre più una chimera.

Così, mentre la città si appresta a vivere uno dei ferragosto più mesti che si ricordi, tra un po’ tutti andranno in ferie, compresa l’amministrazione comunale, e come più volte detto è probabile che in un paio di settimane senza l’azione della giunta le cose potrebbero pure migliorare.

Si resta così in attesa dell’arrivo del Godot di turno, pur nella consapevolezza - restando in ambito teatrale - che da tempo si stia assistendo ad un triste “finale di partita” di Beckettiana memoria.

*Simbolo dello Stronzio