Fondi del turismo per un talk a Spoleto, ancora guai per Oliverio: indagato per peculato

Calabria Cronaca
Oliverio intervistato da Paolo Mieli al Festival di Spoleto

Un provvedimento di sequestro preventivo ai fini della confisca - per un valore di poco più di 95 mila euro - è scattato nei confronti del presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio, e di Mauro Luchetti, legale rappresentante della “Hdrà”, società romana nel settore della comunicazione e dell’organizzazione di eventi.

Al governatore e all’imprenditore capitolino gli inquirenti contestano infatti il reato di peculato. Secondo l’accusa sarebbero stati utilizzati oltre 95 mila euro di fondi pubblici, destinati alla promozione turistica della Regione Calabria, per finanziare un evento giornalistico, svoltosi nel luglio del 2018 a Spoleto, nell’ambito dell’omonimo festival, con delle finalità ritenute “privatistiche” e di promozione politica”.

Il gruppo tutela spesa pubblica del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro avrebbero accertato che, con una delibera della Giunta regionale, la n. 244 del 14 giugno 2018, si sarebbe rimodulato il piano di sviluppo turistico regionale, inserendo fra le attività finanziate la partecipazione della Regione allaFestival dei due mondi” di Spoleto.

LA CENA DI GALA A SPESE DELLA REGIONE

In realtà l’evento finanziato sarebbe stato invece un format giornalistico svoltosi a margine della manifestazione e nel cui contesto non sarebbero state promosse le attività turistiche della Calabria. L’ipotesi è che si sarebbero realizzate invece delle interviste tipiche di un talk show.

Dunque, si ritiene che i fondi pubblici oggetto di indagine sarebbero stati destinati a finanziare la “materiale organizzazione dell’evento giornalistico”, compresa l’ospitalità - tra alberghi e cena di gala - di personalità del giornalismo e dello spettacolo, intervistate nel corso della manifestazione, tra cui anche lo stesso presidente Oliverio.

Secondo quanto reso noto dagli inquirenti, i risultati delle indagini avrebbero portato ad ipotizzare che si sia “dissimulato l’uso del denaro pubblico per finalità di promozione turistica”, utilizzandolo, al contrario, “per fini personalistici”, ovvero la promozione del governatore, e per pagare tutti i costi sostenuti dal talk show, che evidentemente avrebbero avuto scopi diversi dalla promozione turistica della regione.

Il provvedimento - eseguito stamani dal nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro - è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari, Antonio Battaglia, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nell’indagine condotta dal sostituto procuratore Graziella Viscomi, con il coordinamento dell’Aggiunto Vincenzo Capomolla e del Procuratore Capo Nicola Gratteri.