Peculato, Festival di Spoleto: chiesto il rinvio a giudizio per Oliverio e altri due

Calabria Cronaca
Oliverio intervistato da Paolo Mieli al Festival di Spoleto

Oltre 95 mila euro di fondi pubblici destinati alla promozione turistica della Regione Calabria e spesi invece per finalità di sponsorizzazione politica, nell’ambito di un talk show, “Hdrà Talk. I dialoghi di Paolo Mieli”, inserito a margine della manifestazione culturale “Il festival dei due Mondi” di Spoleto.

Con l’accusa di peculato, il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Graziella Viscomi, ha chiesto il rinvio a giudizio del governatore della Calabria Mario Oliverio, dell’ex deputato del Pd Ferdinando Aiello e di Mario Luchetti, presidente del Cda di Hdrà spa, società con sede a Roma, operante nel settore della comunicazione e dell’organizzazione di eventi.

Aiello viene considerato dalla Procura “l’istigatore e determinatore della condotta nonché in parte beneficiario dei fondi distratti”, avrebbe cioè messo in contatto Oliverio con la Hdrà. Il governatore della Calabria avrebbe invece proposto l’adozione della delibera numero 244 del 14 giugno 2018 con la quale, era stata approvata una rimodulazione del Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile, per effetto della quale “veniva inserita, fra le attività finanziate, la partecipazione della Regione Calabria alla manifestazione “Festival dei Due mondi in programma a Spoleto”, pur essendo fuorviante - per il pm titolare del fascicolo - il riferimento alla kermesse internazionale (visto che si trattava di un diverso format giornalistico) e la finalità sottesa.

Luchetti, sempre secondo la Procura, pur consapevole che la Regione non avrebbe partecipato al Festival dei Due Mari di Spoleto, si sarebbe impegnato comunque in cambio del contributo in danaro. Inoltre con una nota del 26 giugno 2018 protocollata al Siar regionale “artatamente -scrive il magistrato - usa la dicitura Festival dei Due mondi - incontro di Paolo Mieli, per richiedere un’anticipazione del 50 % della somma richiesta, laddove si trattava di due manifestazioni diverse”.

LE IPOTESI DELL’ACCUSA

Secondo le ipotesi accusatorie, in realtà, l’evento finanziato era un format giornalistico svoltosi a margine del festival spoletino, nel cui contesto non venivano promosse le attività turistiche regionali, bensì si sarebbero realizzate le interviste tipiche di un talk show.

I fondi pubblici sarebbero stati impiegati per finanziare la materiale organizzazione dell’evento giornalistico, inclusa l’ospitalità in alberghi e cena di gala di personalità del giornalismo e dello spettacolo, intervistate nel corso della manifestazione.

I risultati delle indagini avrebbero consentito di ipotizzare che dietro l’uso del denaro pubblico per finalità di promozione turistica, si nascondesse il vero obiettivo, quello di usufruire dei fondi al solo fine di promuovere il personaggio politico di Oliverio.

Il format “Hdrà Talk - I dialoghi di Paolo Mieli” era strutturato su delle interviste del giornalista Paolo Mieli, a cui il pubblico poteva partecipare gratuitamente. Gli erano curati ed organizzati dalla società Hdrà Spa che ne sosteneva i costi ed “è qualcosa di differente dal “Festival dei due Mondi” di Spoleto, trattandosi di uno dei tanti eventi inseriti all’interno del cartellone ufficiale del Festival”, affermano gli inquirenti.

In una nota degli organizzatori, tra l’altro, viene rimarcato che la Fondazione Festival dei Due mondi ha negato alla società Hdrà la visibilità della Regione Calabria sui materiali del Festival, non ritenendolo opportuno, poiché la promozione di un soggetto istituzionale qual è un ente territoriale come la Regione Calabria per una manifestazione come il Festival poteva essere fonte di equivoci e ambiguità”.

Adesso la parola passa al gup del Tribunale di Catanzaro che il 25 febbraio prossimo, nel contraddittorio tra accusa e difesa, deciderà se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura.