Elezioni, come si vota. La nuova legge tra ombre e sbarramenti
Domani, domenica 23 novembre, alle urne, saranno chiamati circa 1,8 milioni di calabresi così ripartiti: 668 mila a Cosenza, 483 mila a Reggio Calabria, 332 mila a Catanzaro, 160 mila a Crotone e 148 mila a Vibo Valentia.
LA PRECEDENTE LEGGE elettorale prevedeva un sistema misto proporzionale con sbarramento per i partiti in coalizione al 4% e al 5% per quelli non apparentati. Previsto anche il “listino del presidente” per la coalizione che con il maggior numero di consensi si aggiudicava una quota maggioritaria; 10 candidati che - senza ricevere preferenze – erano scelte direttamente dalla coalizione ed entravano in Consiglio.
CON LA MODIFICA APPORTATA IL 3 GIUGNO scorso, è entrata in vigore la nuova legge elettorale su proposta del consigliere Gianpaolo Chiappetta. La nuova legge prevede che, come in altre regioni e sulla scorta delle direttive del ministro Delrio, i consiglieri regionali passino da 50 a 30. I cinque collegi provinciali diventaio 3 (prima erano 5) con l’accorpamento di Catanzaro, Crotone e Vibo.
I 30 SEGGI - inclusi i candidati presidente - sono così suddivisi: 12 per il collegio di Cosenza, 11 per Catanzaro, 7 per Reggio Calabria. Previsto il listino di candidati collegati al presidente ma i consiglieri, in tal caso, sono ridotti da 10 a 6. I membri esterni nella Giunta possono essere 2. Quanto agli sbarramenti, rimane la soglia del 4% per i partiti in coalizione, mentre per quelli fuori dagli schieramenti passa dal 5 all’8%.
ABOLITO IL VOTO DISGIUNTO la votazione del Consiglio avverrà con una scheda unica, su cui sono presenti i simboli delle varie liste affiancate da una riga su cui gli elettori apporranno il voto di preferenza.
TRA I RILIEVI MOSSI ALLA NUOVA LEGGE il primo riguarda il numero dei seggi (30) che sarebbe basso rispetto alla popolazione calabrese. Facendo un calcolo matematico, inoltre, vi sarebbe in media un eletto ogni 60 mila abitanti (in pratica un numero pari alla metà degli abitanti di una provincia calabrese). Per alcuni, poi, la ripartizione dei seggi nei tre collegi penalizzerebbe le province di Crotone e Vibo Valentia, sottorappresentate poiché inserite nel macro collegio con Catanzaro che ha più elettori (338 mila) di tutte e due le altre province sommate insieme (308 mila). In teoria, su 11 seggi attribuiti al macro collegio, valutato anche l’indice di astensione, potrebbero essere eletti soltanto 2 consiglieri a testa a Crotone e Vibo (se non uno solo ciascuno), ovviamente appartenenti ai maggiori partiti collegati al Presidente.
6 su 30 consiglieri, poi, saranno attribuiti con il listino del Presidente (8 su 30 se si sommano due candidati presidente che andranno automaticamente in Consiglio). Un terzo del Consiglio Regionale, dunque, verrà eletto con il maggioritario. In pratica, 1/3 di possibilità in meno di essere eletti con le preferenze.
L’elevazione all’8% dello sbarramento per i partiti fuori coalizione, infine, getterebbe un’ombra sulla possibilità di accesso in Consiglio di nuovi partiti o per quelli minori il che renderebbe più forte sia i nuovi governatori che le maggiori coalizioni. Il paradosso è semplificabile nell’esempio in cui un partito fuori coalizione che si fermasse al 7,99%, sarebbe escluso dal consiglio nonostante rappresentativo di ben 145 mila elettori.
COME SI VOTA
Quando: nella sola giornata di domenica 23 novembre, dalle 7 alle 23
Come: L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del comune di residenza.
Ciascun elettore può:
- votare solo per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale tracciando un segno sul relativo rettangolo;
- votare per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;
- votare a favore solo di una lista tracciando un segno sul contrassegno; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Giunta regionale a essa collegato.
- Non è ammesso il voto disgiunto, per cui non è possibile esprimere il voto per un candidato Presidente e contemporaneamente per un a delle altre liste ad esso non collegate.
- L'elettore può esprimere nelle apposite righe della scheda, un solo voto di preferenza per un candidato a consigliere regionale, scrivendo il cognome ovvero il nome ed il cognome del candidato.
- Per maggiori dettagli consultare i siti internet www.regione.calabria.it e www.rai.it o la pagina 516 del televideo Rai
I CANDIDATI PRESIDENTE:
- Cono Cantelmi (Movimento 5 Stelle)
- Nico D'Ascola (Nuovo Centrodestra, Unione Di Centro)
- Wanda Ferro (Forza Italia, Fratelli D'Italia-Alleanza Nazionale, Casa Della Libertà)
- Domenico Gattuso (L'Altra Calabria).
- Mario Gerardo Oliviero (Partito Democratico, Democratici E Progressisti, Oliverio Presidente, Per Cambiare La Calabria-La Sinistra, Calabria In Rete, Centro Democratico, Autonomia E Diritti, Cristiano Democratici Uniti