Focolai di Botulino: nuova direttiva dal Ministero, Regione la invia alle Asp
Il Ministero della Salute ha diramato una nuova direttiva per prevenire e controllare il botulismo di origine alimentare, in seguito ai recenti focolai registrati in Italia, ed anche in Calabria (QUI).
Il documento, frutto della collaborazione con le Regioni, è stato inoltrato a tutti gli enti competenti, dalle Aziende Sanitarie Provinciali fino ai dipartimenti di prevenzione, con l'obiettivo di informare i consumatori sulle corrette pratiche di sicurezza alimentare. Anche il dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria ha subito recepito la direttiva, sottolineandone l'importanza.
Le raccomandazioni
Pur essendo una patologia rara, la nota ministeriale avverte che il botulismo può avere “conseguenze gravi”. Per questo motivo, è fondamentale contattare immediatamente il numero di emergenza 112 in caso di comparsa di qualsiasi sintomo sospetto.
Attenzione a zuppe e vellutate
La direttiva si sofferma in particolare sulle modalità di consumo di alcuni alimenti. Zuppe e vellutate refrigerate, ad esempio, devono essere consumate solo dopo un'adeguata bollitura.
Viene raccomandato un riscaldamento di almeno tre minuti per zuppe a base di legumi, cereali e verdure, e di almeno un minuto per le vellutate, mescolando il prodotto.
Cibo in scatola e avanzi
Particolare cautela è richiesta per le conserve. Il Ministero sconsiglia categoricamente di consumare cibi contenuti in vasetti rigonfi, con effervescenze o odori anomali.
Gli avanzi, invece, devono essere conservati in frigorifero alle temperature indicate in etichetta e consumati il prima possibile, preferibilmente entro una settimana, o in tempi più brevi se lasciati a temperatura ambiente.
In caso di alimenti che destano sospetti, il Ministero della Salute raccomanda di non assaggiarli e di segnalare il caso all’Asl competente per territorio.
La conferma delle autopsie
Intanto, le autopsie disposte dalla Procura di Paola sulle due persone decedute in Calabria, Tamara D'Acunto e Luigi Di Sarno confermano che si sia trattato in entrambe i casi di intossicazione da botulino.
Gli esami autoptici sono stato svolti, tra Catanzaro (per D’Acunto) e Lagonegro (per Sarno), dal pool di esperti dell'Università Magna Grecia di Catanzaro e del Centro nazionale di riferimento per il botulismo dell'Istituto superiore della sanità.
Secondo quest’ultimi, e in base a quanto si apprende, l’intossicazione si evincerebbe anche dall'indice di asfissia riscontrata sulle vittime su cui sono state trovate tracce delle cime di rapa su cui saranno eseguiti ulteriori accertamenti.
Dieci persone indagate
Come noto nell’inchiesta sono indagate per ora dieci persone (QUI), tra cui l'ambulante che ha venduto i panini, tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto e sei medici delle strutture sanitarie del cosentino che hanno avuto in cura sia Sarno che D'Acunto prima del loro decesso. I reati ipotizzati sono a vario titolo omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.