“Dare a tuo figlio una competenza è meglio che dargli mille monete d’oro” (Proverbio cinese). Riparte, seppur con qualche ammaccatura e qualche rumore di troppo negli ingranaggi, la “gioiosa macchina da guerra” di Sculcolandia, in vista delle elezioni regionali: che si presentano davvero complicate.
di Sr* l’impertinente
L’annuncio è stato dato via Facebook, al termine di una cena in un ristorante cittadino, con il convivio terminato con tanto di apposita torta, la cui classica “ciliegina” dovrebbe essere un’agognata rielezione in Consiglio Regionale.
Una dolce marchiato “Calabria in Rete”, campo democratico, con tanto di slogan: “Tante le cose da fare per la città dei millenni” ed “essere protagonisti”, quasi a ribadire ciò che - in fondo - è opinione diffusa, ovvero che di fatto finora c’è poco così come di un “protagonismo” non c’è n’è neanche l’ombra.
“Alcuni dei nostri figli sono le nostre giustificazioni,
altri sono solo i nostri rimpianti”. (Kahlil Gibran)
Sullo sfondo la città di Crotone, in alcune parti ormai “consumata”, e una seggiola (poltrona o scranno che dir si voglia, che in fondo è il principale obiettivo) su cui siede un uomo che scrive, quasi a sottolinearne le frase centrale.
Ma nelle foto di rito la “pargola” del leader della coalizione “La Prossima Crotone” non appare poi così sorridente, forse conscia delle maggiori difficoltà rispetto al passato di centrare l’obiettivo.
Alla festa persone note e meno note, fedeli e fedelissimi e - come in altre occasioni - chi almeno teoricamente dovrebbe appartenere ad altri partiti o ambienti. Ma in tempi di elezioni, si sa!, la comunanza è abbastanza frequente.
“Non danneggiate i vostri figli rendendo loro facile la vita”.
(Robert Anson Heinlein)
Così, dopo un po’ di assenza dagli schermi crotonesi, donna Flora ha rifatto sentire la sua voce squillante dicendo la sua sui problemi del territorio (che non sono certo diminuiti dalla sua scorsa elezione).
Ad esempio, è intervenuta sul licenziamento dei 52 lavoratori della Carrefour (QUI), sostenendo come sia inaccettabile ed intollerabile che siano stati “mandati a casa” con un messaggino (QUI). Un fatto che ha dato un altro colpo all’economia locale.
Ha poi dettato anche la linea da seguire, annunciando che il sindaco Ugo Pugliese incontrerà i sindacati e la proprietà, chiamando poi a raccolta tutti i rappresentanti istituzionali.
“I genitori sono oggi più preoccupati
di farsi amare dai loro figli che di educarli,
più ansiosi di proteggerli
che di sopportarne i conflitti”. (Anonimo)
In verità, nell’ultimo mese la pargola di casa Sculco era intervenuta anche sull’ufficio dell’Asp della frazione Papanice (QUI), chiuso per mancanza di personale, annunciando che sarebbe stato e presto riaperto grazie proprio ai suoi buoni auspici.
Certo c’è chi ha sottolineato si trattasse di un problema sollevato dal gruppo consiliare di Consenso (QUI), ora all’opposizione in Comune, e che il reale intento di Flora fosse solo quello di strappare eventuali meriti ai Pedace Boys.
Un altro intervento, precedente, era stato anche quello in conferenza per la presentazione del Trofeo Kinder Coni Sport, definito della stessa Consigliera una grande occasione per il territorio.
“Per alcuni anni ci educano i genitori,
per il resto della vita i figli”. (Silvana Baroni)
Qualcuno più attento potrebbe ricordare però come la pargola fosse presente anche quando il governatore Mario Oliverio aveva consegnato gli attestati a ben 53 selecontrollori per la caccia ai cinghiali o, ancor prima, come avesse presenziato, addirittura, alla presentazione di un libro, Faillo di Kroton, al museo Pitagora, con l’assessore Valentina Galdieri (QUI).
Giusto. Sacrosanto. Sebbene il problema è che i cittadini si aspettassero qualcosina in più della presenza di un consigliere regionale del territorio - e per di più nelle file della maggioranza - invece di qualche semplice comparsata o nota stampa.
“I figli hanno sempre un desiderio ribelle
di essere delusi da ciò che ha
affascinato i loro padri”. (Aldous Huxley)
Obiettivo primario di quella che è (stata) “una gioiosa macchina di voti” (meglio nota, per semplicità, come Sculcolandia) rimangono comunque e sempre le Regionali, come detto: così, dopo una rapida esplorazione, la strada da percorrere sarebbe ormai segnata.
L’unica via, infatti, pare essere quella di seguire l’ultimo giapponese, Oliverio - nel bene e nel male - anche se il percorso di quest’ultimo non sembra poi così agevole, anche per la presenza di “ostacoli” interni.
Il problema è che l’armata di Sculco, invece di unire il centrosinistra spesso lo divide, e se n’è avuta plastica dimostrazione ad Isola Capo Rizzuto, dove a novembre si torna alle urne (QUI).
“Fare i figli è procreazione, educarli e crescerli è creazione”.
(Efim Tarlapan)
Nel popoloso comune del crotonese, sciolto per infiltrazioni mafiose (QUI), c’è infatti, un candidato del PD, seppure senza simbolo, che è Mariagrazia Vittimberga, e si era ipotizzato anche un centro-sinistra unito.
Quando, però, si è prospettata nel Partito democratico un’alleanza con Sculcolandia, così come avvenuto alla Provincia e così come si vorrebbe fare anche alla Regione, la parte dei Democrat contraria a quest’accordo s’è staccata, confluendo in un’altra lista e trovando in Raffaele Gareri il candidato a sindaco, appoggiato da Sergio Arena e Pepe’ Corigliano, giusto per fare due nomi che sono tra i più fieri oppositori di Sculco: il primo ai tempi dell’Asp, il secondo nel partito.
“I vostri figli non sono i vostri figli.Sono i figli e le figlie
della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
e benché stiano con voi non vi appartengono”. (Kahlil Gibran)
A livello locale c’è infatti una larga parte del Pd ancora fedele a Mario Oliverio e, quindi, anche al “patto” con Sculcolcandia, pur di vincere e riottenere la poltroncina.
Un’altra di parte, invece, vuole che il Partito l’accordo non lo faccia, per il timore che il titolare del vapore possa lanciare un’Opa definitiva sul partito stesso, così come va dicendosi da tempo immemore.
Dunque, Isola Capo Rizzuto potrebbe rappresentare, all’esito delle elezioni, un vero e proprio banco di prova importante e che potrebbe far aumentare le possibilità di un accordo. O seppellirlo definitivamente!
“Fai terminare sempre il nome di tuo figlio con una vocale,
in modo tale che quando gridi, il nome risuoni!”. (Bill Cosby)
Da contro, i vertici regionali del Pd si dicono sempre contrari alla ricandidatura di Oliverio ma, nel contempo, si sta rilevando più difficile del previsto anche l’accordo con i 5 stelle, così come fatto in Umbria.
Ed è proprio sul naufragio di quest’ultima trattativa a cui, probabilmente, punta Oliverio col suo variegato seguito (Sculcolandia compresa) così da rientrare in campo e possibilmente anche salvare Patria e Partito.
Al momento, però, è questo un azzardo anche se - e a dire il vero - il Pd senza oliveriani di strada non ne farebbe molta, così come lo stesso governatore uscente senza l’approvazione del partito non avrebbe molte chances di essere rieletto. Alla fine i due interessi potrebbero coincidere!
“Fate un bel regalo ai vostri figli: lasciate che siano imperfetti”.
(Nicolabrunialti, Twitter)
L’attività in casa Sculco sembra insomma concentrata più sulle Regionali che sul Comune crotonese, dove oramai tutto sembra andare alla carlona, “come viene viene”, e senza organizzazione alcuna (anche se, in realtà, tutta questa programmazione non è che si sia mai vista!).
Così, forse per evitare ulteriori scossoni e discussioni, specialmente sui temi caldi, sono state diminuite al minimo le convocazioni delle commissioni consiliari, che da tempo ed invece i consiglieri invocano.
Soprattutto (finora vanamente) chiedono lumi sull’Antica Kroton, su cui si continuano a assegnare incarichi ma dove fino ad oggi di concreto non si è visto nulla; così come per l’Agenda Urbana, sulla quale - e almeno a loro dire - i consiglieri sarebbero tenuti all’oscuro.
“Le famiglie con i figli e le famiglie senza figli
si compatiscono a vicenda”. (Edgard Watson Howe)
Il problema, però, è che puntando tutte le fiches sulle Regionali e trascurando l’altro tavolo da gioco, ovvero quello comunale, si corre il rischio di perdere entrambe le partite e rimanere con il nulla in mano.
Soprattutto, ed a maggior ragione, se (come accaduto nel caso di specie) qualcuno abbia scoperto in anticipo il gioco che s’intenda fare e che quindi, ormai, tutti conoscano.
Così, proprio quando sul banco c’è un piatto davvero invitante - leggasi uno scranno a Palazzo Campanella - il pericolo è quello di vederselo sfilare sotto il naso: specie se in mano si ha carte poco buone. Ed anche il bluff, troppo utilizzato, è ormai divenuto inefficace se non addirittura controproducente.
* Simbolo dello Stronzio