Tar del Lazio conferma scioglimento del Comune di Isola Capo Rizzuto
Il Tar del Lazio ha confermato lo scioglimento del Consiglio comunale di Isola Capo Rizzuto per infiltrazioni della criminalità organizzata (LEGGI).
La decisione è arrivata a seguito della sentenza con la quale è stato respinto il ricorso proposto dagli ex amministratori, con in testa l’ex sindaco Gianluca Bruno.
Lo scioglimento dell’ente è avvenuta a seguito dell’Operazione Jonny sugli interessi delle famiglie di ‘ndrangheta negli affari legati alla gestione dei migranti ospiti del Cara (LEGGI). L’indagine ha coinvolto il primo cittadino (indagato in stato di libertà) e un consigliere comunale.
Il Tribunale amministrazione, nella sentenza, dopo aver precisato che con i rilievi proposti i ricorrenti puntavano ad affermare la correttezza del loro operato e la mancata conoscenza in merito alla contiguità alle cosche locali di alcune imprese affidatarie di servizi o lavori e di alcuni dipendenti, hanno ritenuto che “i rilievi non sono idonei a spiegare alcune significative anomalìe rilevate dalla Commissione prefettizia, indicative di possibile condizionamento mafioso”.
Per il tar tutte le circostanze esaminate sarebbero “accomunate dal fatto di avere favorito concretamente interessi di vario tipo delle cosche malavitose o dei loro affiliati, e quindi sono oggettivamente spiegabili con fenomeni di condizionamento mafioso esercitati su dipendenti e/o amministratori”.