“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” (Mahatma Gandhi). Rinnovamento a tutti i costi. Mai più come prima. Paletti più o meno rigidi. Veti, alcuni dei quali anche incrociati. Queste le rassicurazioni “volate” nelle ore convulse e propedeutiche alla prima delle scadenze in vista delle prossime elezioni regionali.
di Sr* l’impertinente
A dare un veloce sguardo alle liste che sono state effettivamente presentate (QUI), però, pare proprio che nessuno o quasi di questi intendimenti sia stato rispettato, quando invece a prevalere, nelle candidature, è stato più il “compromesso”.
Così, la squadra schierata per rappresentare il Crotonese (nell’eventualità remota ci sia una loro elezione) presenta invero pochi volti nuovi e molti già conosciuti e che hanno già dato prova di se.
“Sono convinto che anche
nell’ultimo istante della nostra vita
abbiamo la possibilità
di cambiare il nostro destino”.
(Giacomo Leopardi)
Nel centro-sinistra le diverse anime troveranno spazio nelle rispettive liste e, precisamente, quelle del Pd, dei Democratici Progressisti, cioè Dp, e in quella del presidente, Pippo Callipo.
Nella prima spunta il nome dell’ex direttore generale dell’Asp di Crotone, Sergio Arena - che rappresenterà quella parte del partito che non ha voluto mai avere nulla a che fare con Sculco - insieme all’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, capolista.
Ben nutrita sarà anche la delegazione pitagorica nei Democratici progressisti dove troveranno spazio Gino Murgi e Flora Sculco (capolista), che si ritrovano dopo l’alleanza locale alle Provinciali.
“Il cambiamento non porta sempre crescita,
ma non c’è crescita senza cambiamento”.
(Roy T. Bennett)
Ognuno per conto suo, dunque, per potersi misurare e, nell’eventualità di una vittoria, poter contare di più nel post-elezioni, nella fase della ripartizione dei posti in Giunta. Ma anche fuori.
Arena e Girasole correranno entrambe per il Pd mentre i voti dei progressisti si divideranno in due, diminuendo, così, ed esponenzialmente le possibilità di elezione, già di per sé complicate.
Nei DP confluiranno, praticamente, tutti gli “oliveriani”, per intenderci quelli che fino a poco tempo fa chiedevano la riconferma del presidente uscente ed avranno certamente molta voglia di rivalsa, speranzosi di superare la lista ufficiale del Pd.
“Se non cambiasse mai nulla,
non ci sarebbero le farfalle”.
(Anonimo)
Corsa solitaria per Rori De Luca, ex assessore comunale, che è sceso anch’egli in campo alle regionali ed che è stato il primo ad annunciarlo, proprio dalle nostre colonne, in tempi non sospetti (QUI): è nella lista del candidato a presidente Pippo Callipo.
Un altro candidato locale è Vincenzo Voce, con Carlo Tansi, ex presidente della protezione civile regionale alla guida di tre liste d’appoggio, due delle quali nemmeno in tutte le circoscrizioni.
Sempre e tenacemente contro il progetto della fase 2 della bonifica, Voce si è già cimentato nelle urne, alle comunali, con risultati, a dire il vero, non certo esaltanti. Il suo motto sarà, forse, che “l'importante è partecipare”. Più che vincere.
“Il diavolo può sempre cambiare.
Una volta era un angelo ed è ancora
in una fase di evoluzione”.
(Laurence J. Peter)
Più variegato il fronte del centrodestra che si è riunito sul filo di lana con il ritiro della candidatura di Mario Occhiuto (QUI) e che ha fatto registrare qualche sorpresa anche dell’ultimo minuto,
In campo il coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Torromino, che correrà non nella lista di Occhiuto, come sembrava e come lo stesso primo cittadino cosentino si sarebbe atteso.
Dopo aver sostenuto fino a qualche ora prima il sindaco bruzio, alla fine l’imprenditore è infatti entrato nella “rosa” della stessa Santelli che aveva aspramente criticato.
“Se non ci piace dove stiamo
possiamo spostarci, non siamo alberi”.
(Snoopy)
Per Fratelli d'Italia, tra le candidature c’è quella di Maria Adele Bottaro, coordinatore provinciale del partito, e qui nulla di strano considerato che ne è la più alta rappresentante politica.
Della partita, però, sarà anche il sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, che alla guida del Comune, invece, era stato eletto nelle file del Partito Democratico e, fino a poco tempo fa anch’egli un “oliveriano”.
Tra i suoi sponsor nel centro-destra ci sarebbe anche Gianluca Bruno, ex sindaco di Isola Capo Rizzuto che, così, potrà forse far confluire i voti del suo gruppo, anche se alle comunali non è che abbia ricevuto i frutti sperati.
Sempre sul fronte centrodestra, nella Casa delle Libertà, invece, Vanessa Taverna, di Isola.
“Se continui a fare quello
che hai sempre fatto,
continuerai ad ottenere
ciò che hai sempre avuto”.
(Warren G. Bennis)
Solitari per loro natura anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle, che in questa competizione di fine gennaio parteciperanno con due liste, di cui una ufficiale ed una con il simbolo.
Per Calabria civica a Crotone e sul territorio provinciale ci saranno ben quattro candidati: Carmela Squillace, Francesco Afflitto, Giovanni Stillitano e Paola Morace (quest’ultima per la città).
Della lista ufficiale, quella cioè che correrà con il simbolo del Movimento, per il capoluogo c’è la sola Chiara Giardino che, finora, effettivamente, non è mai stata schierata in competizione simili.
“Ci sono sempre due scelte nella vita:
accettare le condizioni in cui viviamo
o assumersi la responsabilità di cambiarle”.
(Denis Waitley)
Nella Lega Salvini premier, il candidato “di punta” per Crotone è Salvatore Gaetano, editore dell’emittente televisiva VideoCalabria, che in questi ultimi mesi è stato visto spesso alle iniziative leghiste.
C’è stato, e fino alla fine, un nodo da sciogliere, quello della candidatura di Nicola Daniele, ingegnere di Petilia Policastro: nodo sciolto alla pubblicazione delle liste, avvenuta alle 14.
Molte aspettative per questo appuntamento nutre il coordinatore provinciale del partito, Giancarlo Cerrelli che, però, ha scelto di non correre personalmente come aveva fatto invece nelle precedenti elezioni. Forse in vista delle comunali?
“Non avere mai paura di tentare
qualcosa di nuovo.
Ricorda: dei dilettanti costruirono l’arca
mentre il Titanic fu costruito
da professionisti”. (Dave Barry)
Come accade ad ogni appuntamento elettorale, c’è poi il capitolo delle candidature ritirate così come quelle sfumate all’ultimo momento, o quelle solamente proposte e non accettate.
Non correrà, ad esempio, Giovanni Capocasale, che era invece indicato tra i papabili insieme ad altri che, magari, non si sono palesati più di tanto ma che aspiravano comunque a coprire il ruolo di candidato a Palazzo Campanella.
Si tratta, a dire il vero, di persone che non potevano avere qualche minima ambizione di poter vincere: più che altro delle candidature “di servizio”, messe lì cioè giusto a riempire le liste, in mancanza di candidati.
“Il cambiamento non è mai doloroso,
solo la resistenza al cambiamento lo è”.
(Buddha)
A vedere la squadra scesa in campo per rappresentare il crotonese non ci si meravigli più di tanto se da tempo città e territorio siano retrocessi nelle retrovie.
Con qualche debita eccezione, per carità! Ma molte delle candidature presentate sembrano ben lontane dal rappresentare la città che, invece, ha pure delle altre potenzialità: ancora inespresse e che non scendono in campo!
La rappresentatività è un tema che, da queste parti, è stato spesso sottovalutato ma che, invece, è determinante, anche perché senza “delegati” istituzionali che sappiano farsi valere il territorio è destinato a rimanere ancora più isolato e destinato all’abbandono.
* Simbolo dello Stronzio