Crotone. Partono i “siluri”, nel mirino del commissario manager e dirigenti a “fiducia”

18 febbraio 2020, 12:42 Sr l'impertinente
Tiziana Costantino

“Finché il potere politico continuerà a nominare i manager non si potrà parlare di privatizzazioni” (Gianni Agnelli). Prosegue il repulisti dei dirigenti del Comune di Crotone, da parte del commissario prefettizio Tiziana Costantino, e che da molti era stato invocato essendo stati, quest’ultimi, chiamati a fiducia dal precedente esecutivo.


di Sr* l'impertinente

Dopo un paio di mesi di approfondimenti normativi e non, così come aveva annunciato, e dopo aver preso in esame le singole posizioni dei dirigenti, sono arrivati i relativi provvedimenti.

Il primo a cadere sotto le maglie della normativa e della trasparenza delle pratiche è stato il dirigente Giuseppe Germinara, fedelissimo di Sculcolandia e chiamato dalla Provincia per risolvere qualsivoglia problema.

Prima di “defenestrare” Germinara, revocandogli il contratto, il Comune aveva anche chiesto il parere dell’avvocato Morcavallo di Cosenza, il quale aveva ricordato come gli incarichi affidati senza titolo configurerebbero un danno erariale.

Allo stesso legale, poi, si è chiesto anche un parere integrativo a cui aveva risposto senza infingimenti che l’incarico conferito sempre a Germinara (dall’amministrazione Pugliese) fosse illegittimo.

Illegittimo perché violava l’articolo 110 comma 2 del Tuel, per “difetto di motivazione, carenza di presupposti e omessa valutazione di elementi decisivi”; quindi, nulla di importante.


“Il compito dei manager

non è la supervisione

ma la leadership”.

William Edwards Deming


Qualcuno si chiederà come mai, pur avendo a disposizione un ufficio di avvocatura il Comune si rivolga, naturalmente a pagamento, al di fuori dei suoi uffici per avere pareri legali su questioni amministrative.

La risposta al quesito è tutt’altro che retorica ed è contenuta nello stesso provvedimento che dà il benservito a Germinara; messa nero su bianco senza possibilità di essere fraintesa.

Si legge, infatti, che per valutare la memoria difensiva del dirigente era stato chiesto parere all'ufficio avvocatura comunale che manifestava l’impossibilitàdi redigerlo. Ci si può chiedere, allora, cosa stiano lì a fare?


“Executive: Chi dirige.

In Italia non ha avuto

lo stesso successo

che manager, perché

non richiama chi maneggia,

ma chi esegue”.

(Giuseppe Pontiggia)


Altra posizione presa in considerazione ed esaminata sotto tutti gli aspetti è stata quella della società Akrea dove, dopo la dipartita prematura del presidente Rocco Gaetani, la Costantino ne ha azzerato il Cda.

Come annunciato il giudizio non era impostato solo sotto l’aspetto normativo ma tenendo conto anche i risultati: dunque, l’esito dell’azzeramento riteniamo non potesse essere poi così differente, a cominciare dalla valutazione sulla mancata raccolta differenziata.

Tra qualche giorno sarà, dunque, pubblicata una manifestazione di interesse per il nuovo Consiglio di amministrazione e verrà nominato un nuovo presidente, scelto finalmente fuori dai canoni politici.


“Le nostre fabbriche

sono tutte all'estero,

tutto ciò che produciamo qui

sono ricchi dirigenti”


Mancava all’appello la società partecipata Crotone sviluppo Spa, “braccio operativo” del Comune in termini di progetti e di fondi, soprattutto da reperire e soprattutto in relazione al continuo taglio di trasferimenti statali.

La guida era stata affidata dal sindaco dimissionario prima a Leo Pedace che però l’aveva abbandonata subito dopo per aspirazioni diverse e che poi divenne assessore.

Al suo posto subentrò Gianfranco Turino - già nello staff del sindaco Pugliese - ma non senza forti polemiche iniziali, soprattutto sul suo bagaglio di esperienza manageriale, ritenuto del tutto inesistente.


“Errare è umano,

dare la colpa

a qualcun altro mostra

capacità dirigenziali”.


Per Turino però, mala tempora currunt, visto che l’incarico avrà vita breve dato che, anche per lui, è stato avviato l’iter di recesso col venir meno della lauta “indennità”.

Le motivazioni a questo ulteriore defenestramento, al momento, non è dato saperle. Si scopriranno quando il relativo atto dirigenziale sarà pubblicato sul sito istituzionale dell’ente.

Qualche indizio, però, c’è anche qui. Crotone Sviluppo era una società nelle intenzioni creata per attrarre fondi, per redigere progetti, ma in questi anni si è messa in evidenza soprattutto per le spese fatte, alcune secondo molti anche discutibili.


“Bisogna che il manager di domani

si adatti alle più diverse condizioni

dettate dal mercato,

che sappia fare un po’ di tutto.

Ora mi scusi ma devo far partorire

una vacca in sala riunioni”.

(Walter Fontana)


Sarà un caso ma due dei dirigenti silurati si dovevano occupare proprio di Antica Kroton, il progetto “fondamentale” dell’amministrazione, che conta su una dotazione di oltre 60 milioni di euro.

Germinara, in particolare, avrebbe dovuto preoccuparsi del coordinamento e monitoraggio degli interventi e dell’attività del piano di gestione del sito Antica Kroton. Progetto rimasto al palo.

A Turino, invece, erano stati affidati i cordoni della borsa per lo stesso progetto; e di spese, effettivamente, ne sono state fatte, soprattutto per la presentazione, anche se ben poche cose sono rimaste se non incarichi e consulenze.


“Esistono due tipi di manager:

quelli per i quali non sono ammessi errori

e quelli che vanno a caccia di essi”.

(Fabrizio Maria Lo Monaco)


A quanto è dato di sapere il repulisti all’interno del palazzo di Piazza della Resistenza potrebbe non essere ancora finito ed altri colpi in canna sarebbero pronti da parte del commissario prefettizio.

Dei dirigenti chiamati a fiducia, articolo 110 del Tuel, sono solo due le sopravvissute, Maria Teresa Timpano e Teresa Sperlì, quest’ultima proveniente proprio da Crotone Sviluppo ed a cui spetta di fare la determina di congedo dei colleghi, mentre è entrata in servizio al Comune, nel settore Urbanistica, colei che era stata vincitrice di concorso, Elisabetta Dominijanni, messa da parte a favore proprio di Germinara. Ed il cerchio si chiude.


“La chiave per essere

un buon manager

è tenere separata

la gente che mi odia

da quella che

è ancora indecisa”.

(Casey Stengel)


Intanto fuori dal palazzo si sta preparando l’assalto alla diligenza con molti candidati alla poltrona che adesso è saldamente occupata dal commissario, almeno fino a primavera.

Molti sono infatti i candidati a sindaco (QUI) (ne spunta in spunta almeno uno al giorno, talvolta due) tanto da far pensare che per le Comunali ci sarà un proliferare di liste e una polverizzazione del voto.

Alla fine, chiunque arriverà ad ottenere la poltrona di sindaco si troverà alla guida di un ente con una macchina amministrativa quantomeno ingolfata, nonostante i recenti innesti nella pianta organica.


“Pugile: (al terzo round) “Come vado?”

Manager: (guardando l'avversario):

“Se l'ammazzi fai pari”. (Beppe Viola)


In questo contesto c’è perfino chi, come Laboratorio Crotone, invoca interventi a tutto spiano che loro stessi, al governo fino a qualche mese fa, non pare abbiamo mai realizzato e che ora pretenderebbero altri portino a compimento e pure subito.

Se queste sono le premesse, alle elezioni che verranno ne vedremo davvero delle belle e la lotta tra i contendenti sarà senza esclusioni di colpi e senza lesinare ogni mezzo per vincere.

Sarà una delle competizioni in cui c’è il rischio che, alla fine, e vista la costante crescita dell’astensionismo, ci si potrebbe ritrovare con più candidati che votanti: e non solo per un modo di dire quant’anche concretamente.

Con la speranza però che - dopo pochi mesi e come successo con la passata amministrazione - i cittadini non si ritrovino a dover rimpiangere il commissario prefettizio.

*Simbolo dello Stronzio