Calabria: tra i tanti annunci nessuno sulla formazione, mentre le altre regioni avanzano

30 maggio 2020, 20:09 Imbichi

Si susseguono di giorno in giorno nuovi stanziamenti economici per sostenere l’economia calabrese, ma nessuno di questi riguarda la formazione dei lavoratori, dei cassintegrati e dei disoccupati. Una lacuna enorme, specialmente se paragonata all’offerta delle altre Regioni, che non sembra si voglia sanare.


di Francesco Placco

Quando si parla di formazione e certificazioni si entra in un mondo fatto di innumerevoli società accreditate all’erogazione di corsi di ogni tipo.

Società spesso autorevoli ed importanti ed altrettanto spesso anonime e sconosciute, ma che di fatto sostituiscono in tutto e per tutto l’ente regionale nell’attività formativa.

Ente regionale che, bisogna dirlo, non sembra aver mai avuto realmente interesse per la formazione. Basterebbe uno sguardo veloce alla pagina dedicata sul portale istituzionale (QUI), dove la dicitura “Pagina-in costruzione” campeggia sin dal restyling grafico del sito avvenuto nel 2017.

In questi anni non è mai stato pubblicato nulla, ed anche il portale dedicato alle politiche attive (QUI) non viene aggiornato dal 2016.

Unico spiraglio per eventi formativi sono i fondi europei, di cui si torna a parlare periodicamente (LEGGI).

Alla programmazione comunitaria garantita dai Por 2014-2020 dobbiamo alcune interessanti iniziative come il bando Dote Lavoro (QUI) o il percorso di Alta Formazione (QUI), che tuttavia garantiscono relativamente pochi posti rispetto alla potenziale platea di fruitori.

Esclusi questi frangenti, ogni altro tipo di formazione è garantita da enti accreditati, e dunque a carico dell’azienda o del dipendente.

Una grande lacuna, specialmente se paragonata con l’offerta formativa delle altre regioni, che prevedono diversi corsi gratuiti destinati ai disoccupati, agli inoccupati ed ai cassintegrati.

E visto l’elevato numero di cassintegrati dovuto al Covid - in Calabria l’INPS stima (QUI) siano almeno ventiduemila persone -, le varie Regioni si stanno organizzando per fornire corsi di formazione e aggiornamento professionale, gratuiti e destinati a chi attualmente non lavora.

Apripista è la Regione Liguria, che ha stanziato 4 milioni di euro per garantire un corso di “formazione per la ripresa” (QUI). Da questa idea hanno preso spunto altre regioni come il Piemonte, il Veneto e l’Emilia Romagna, che si dicono pronte ad attuare piani simili in breve tempo.

In Calabria, invece, in “breve tempo” si è riusciti solo ad approvare la rettifica sui vitalizi di cui tanto si parla in queste ore (LEGGI), a scapito non solo di chi è costretto ad emigrare per formarsi e poter lavorare, ma anche di tutti quei cassintegrati che nei prossimi mesi perderanno il lavoro.