“Color che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della loro vittoria” (Polibio). Nuove sorprese si preannunciano in queste elezioni comunali estive e, ribadiamo, anomale, in cui si stanno profilando alleanze che lasciano un po’ interdetti non solo gli addetti ai lavori ma anche e soprattutto gli stessi elettori.
di Sr* l’impertinente
Tra tutte queste anomalie “pre-elettorali” centrodestra e centrosinistra sono accomunati, innanzitutto dal malcontento che serpeggia all’interno delle coalizioni, ancora alla ricerca della quadra.
Nonostante le idilliache esternazioni pubbliche dei capilista di turno, fibrillazioni, infatti, sono all’ordine del giorno, e pensare che ancora non si è arrivati alla spartizione di poltrone et similia!
Cominciamo allora dal centrodestra che, teoricamente, dovrebbe essere messo meglio avendo individuato almeno un candidato a sindaco, Antonio Manica (QUI), rispetto agli altri schieramenti che ancora ne sono alla ricerca.
Partendo proprio da quest’ultimo, intanto, pare che la sua “seggiola” già traballi un po’ e per motivazioni diverse. È stato infatti appena sventato un tentativo di golpe ai suoi danni, ordito - pare - da pezzi grossi del regionale.
Dietro al blitz c’è chi dice ci siano stati Domenico Tallini e, addirittura, Roberto Occhiuto, che qualcosa in Forza Italia pur conta. Un tentativo che, è bene ribadirlo, è fallito ma avrebbe fatto sorgere allo stesso Manica qualche tentennamento.
“Se la vittoria
non è tutto,
perché tengono
il conteggio
dei punti?”
(Vince Lombardi)
Manica sembrerebbe in fase di riflessione perché, come si ricorderà, è questa una seconda “tramvata” che prende in pieno volto dopo l’accoglienza non certo entusiastica da parte dei movimenti.
Tra l’altro neanche tra i tre partiti maggiori - nonostante ciò che traspare all’esterno - i rapporti sono poi così idilliaci, con reciproche diffidenze che stanno minando il campo.
Malumori, difatti, serpeggiano anche per il fatto che, sembra, dall’annuncio del nome del candidato non ci sia stata ancora alcuna interpartitica tra Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega.
Nel centrodestra c’è però una buona notizia: una ritrovata serenità - almeno così pare - nella Lega crotonese, con Salvatore Gaetano e Giancarlo Cerrelli che hanno sotterrato l’ascia di guerra.
A far da tramite, accendendo il calumet della pace, il segretario regionale del Carroccio, Cristian Invernizzi, giunto in città per partecipare, sabato, ad un incontro nella sede del partito e con oggetto proprio le comunali.
Ancora vano, intanto, il tentativo di recuperare i movimenti, persi per strada nel corso del tentativo di un centrodestra allargato, e perfino l’Udc, che resiste al richiamo.
“La nuvola
nasconde
le stelle e
canta vittoria
ma poi svanisce:
le stelle
durano”.
(Tagore)
Cresce invece il movimento, cosiddetto civico, con in testa l’attivissimo Leo Pedace, per l’occasione accompagnato anche da Luca Mancuso di Valore Italia, con Krotone da vivere sempre pronta al dialogo.
Registrati contatti anche con una parte del Pd, come testimoniano i diversi incontri tra lo stesso Pedace ed il commissario provinciale dei Dem, Franco Iacucci.
A sua volta Iacucci coltiva rapporti anche con gli altri di movimenti, quelli legati questa volta al terzo settore.
Se tutte queste forze - come sembra - dovessero trovare una unità di intenti, ci si troverebbe dunque di fronte ad una mega coalizione: sì competitiva ma con complicate prospettive di governo in caso di vittoria.
Ci sarebbe, però, un ostacolo e cioè l’individuazione del nome a candidato sindaco. Il terzo settore vedrebbe bene Gaetano Grillo che però non trova molti estimatori soprattutto nel Pd fedele a Iacucci.
Gli ultimi spifferi e sussurri, invece, tornano a parlare di una donna che possa metter d’accordo le variegate anime del “movimentismo” oltre che rappresentare una novità.
Girano, poi, voci di contatti con un ex primario dell’ospedale di Crotone, adesso in pensione, così come di un giovane avvocato (che in queste elezioni vanno via come il pane!), ma anche gli architetti sono nella lista.
“Chi vince
festeggia,
chi perde
spiega”.
(Julio Velasco)
Intanto, due notizie hanno caratterizzato la settimana: l’abbattimento di tre delle cinque villette a Capo Colonna appartenenti alla famiglia dei Grandi Aracri (QUI), e la promozione del Crotone in serie A (QUI).
I pretendenti al soglio sindacale - nessuno escluso - si son ben guardati dal far sentire la loro voce in merito. Si sono espressi, a dire il vero, solo Liberi per Crotone e Stanchi dei soliti. Per il resto un silenzio tombale.
Fra i rappresentanti istituzionali che hanno manifestato il loro compiacimento per l’abbattimento delle villette di Capocolonna, solo la senatrice Margherita Corrado (M5S).
Ma per la promozione del Crotone, invece, un delirio di reazioni e tutte piene di entusiasmo.
Il successo della formazione pitagorica è senza dubbio un traguardo importante per la città e non solo a livello sportivo, e su questa notizia ci si sono subito fiondati in molti (per cercare di racimolare consensi anche elettorali?).
Non sono mancate neanche le polemiche per i festeggiamenti e sui paventati assembramenti ma la gioia dopo un periodo tra l’altro buio per la città non si poteva certo contenere.
La speranza è quindi che chi andrà a governare il Comune - presumibilmente da ottobre – sappia far meglio di chi l’ha preceduto, soprattutto (ma non solo) in termini di gestione degli impianti sportivi, compreso lo stadio Ezio Scida, ancora non indenne da provvedimenti di “sgombero”.
“L’arte di vincere
la si impara
nelle sconfitte”.
(Simón Bolívar)
Nel frattempo sono queste le ultime settimane di lavoro per il commissario straordinario, Tiziana Costantino (QUI), che ultimamente ha partecipato anche al tavolo per il progetto dell’Antica Kroton (QUI) (che andrà rivisto).
La prima decisione è che saranno presi dai fondi dello stesso progetto i soldi necessari per bonificare dal tenorm il castello di Carlo V, chiuso ormai da tempo immemore.
E - per come tira l’aria - non sarà il primo stralcio di fondi che in passato la coppia Scopelliti-Stasi ha già decurtato di quasi 40 milioni di euro rispetto ai 100 originali. Come dire, con una mano si dà e con l’altra si toglie… e il tesoretto intanto scende.
“Tu non vinci l’argento,
tu perdi l’oro”. (Anonimo)
Tornando sulla promozione degli Squali in serie A: su questa scorta i cittadini crotonesi sperano ora che anche nel palazzo di piazza della Resistenza arrivi un mister all’altezza e una squadra vincente (sarebbe finalmente l’ora!).
Visti però i nomi che circolano (è perfino rientrata in gioco l’ex assessore regionale Antonella Rizzo, oltre ai vari Grillo, Vallone, per tacere di Sculco) le speranze in tal senso non è siano molte.
D’altro canto risollevare il Comune sarà impresa ben più ardua di quella compiuta dal Crotone (Calcio), perché è ormai quasi al collasso.
Intanto, e fortunatamente, nell’atrio del Municipio è stato per ora sistemato un defibrillatore. Meglio di niente…
*Simbolo dello Stronzio