Calcio, Serie B. Crotone: è di nuovo Serie A
Il Crotone torna nel paradiso del calcio: da stasera la formazione pitagorica è matematicamente in Serie A. Un ritorno per i rossoblù nella massina serie, il secondo dopo la storica promozione del 2016.
di Cinzia Romano
Sedici punti in otto partite dopo lo stop del lockdown, dodici risultati utili consecutivi con il 5-1 inflitto al Livorno e un gruppo che ha dimostrato di essere vincente nella mentalità.
Non era facile riprendere a marciare con gli stessi ritmi espressi nelle quattro gare, prima che tutta l’Italia si fermasse a causa del coronavirus, non era facile allenarsi a casa singolarmente, per chi è abituato a svolgere preparazioni atletiche di gruppo, e senza il feeling con la palla; non era facile mantenere il secondo posto in solitaria, con il fiato sul collo delle inseguitrici agguerrite più che mai.
Non era facile ed il Crotone lo ha capito subito con una ripartenza non proprio a razzo: tre pareggi contro Chievo, Perugia e Ascoli, che però sono serviti alla squadra di mister Stroppa per carburare.
Cordaz e compagni hanno difeso la serie A diretta con il piglio dei grandi campioni che hanno saputo fare gruppo, hanno puntato l’attenzione verso l’obiettivo comune e hanno lottato anche per Sergio Mascheroni, dedicandogli ogni singola vittoria dal quel 2 ottobre 2019 in cui il preparatore atletico perse la vita in un incedente in montagna.
I pitagorici hanno meritatamente conquistato la massima serie, avendo superato gli ostacoli incontrati durante il loro percorso: alla nona giornata il Crotone era primo con 18 punti, ma non appena ha toccato la vetta sono arrivate le prime cadute contro Chievo, Perugia, Benevento, Pordenone e Salernitana.
Chiunque poteva mollare ma proprio contro il Livorno (alla 17° giornata) gli squali si sono rialzati ed hanno ricominciato a sfrecciare con ritmi da Formula 1, con una media di 2,25 hanno conquistato 27 punti in 12 partite.
Poi è arrivata la pandemia a frenare la corsa e l’entusiasmo dei rossoblù e con lei è arrivata anche l’incertezza del finale di stagione, del diritto di raggiungere la tanto ambita meta, fortemente rincorsa già dalla scorsa stagione.
Non poteva e non doveva finire con un nulla di fatto un campionato dove il Benevento aveva dominato in lungo ed in largo e dove anche il Crotone aveva dimostrato le sue qualità tecniche, il suo bel gioco e la voglia di primeggiare.
Così il 20 giugno si riprende da dove si era lasciato, con il club di Gianni Vrenna che ha un calendario complicato. La prima gara è contro il Chievo Verona, senza tifoseria per la chiusura degli stadi al pubblico a causa delle normative anti-Covid: nessun dodicesimo uomo in campo, l’incognita della forma fisica e il caldo torrido, non fermano però la voglia di inseguire un sogno.
Arriva il primo dei tre pareggi, ma chi rincorre non ne approfitta. Il Crotone fa scudo e stringe i denti fino al big match contro la capolista Benevento, già matematicamente promossa in serie A, e sfoggia il miglior calcio del post-lockdown.
Un sorprendente 3-0 anche per Pippo Inzaghi che, a fine gara, si chiede come sia possibile che una squadra forte come il Crotone, non abbia gli stessi punti dei sanniti.
Da quel momento Simy si mette sulle spalle la squadra e non si ferma più. Venti le reti segnate fino ad oggi e una promozione che ha tanto il sapore dell’umiltà e della determinazione dell’attaccante nigeriano.
Cremonese-Spezia termina 0-0 e finalmente nella città di Pitagora si può dare il via ai festeggiamenti, aperti con tanti fuochi d’artificio. La serie A da sogno è diventata nuovamente realtà!