Lavoro e famiglia, solidarietà e pace, democrazia, territorio, difesa dell’Unione Europea, netto rifiuto della demagogia populista e del nazionalismo sovranista. Parte su queste basi anche in Calabria la nuova stagione politica per i cattolici alla ricerca di un rilancio e di una rappresentatività adeguata nelle istituzioni e nel Paese, dopo la presentazione a Roma di “Insieme”, una forza popolare aperta a credenti e a non credenti attorno ad un progetto politico di rinascita del Paese e dell’Europa.
di Vito Barresi
Tanti i calabresi affluiti nella capitale, come ai vecchi tempi della Democrazia Cristiana, per approvare il documento politico-programmatico, il simbolo e l’elezione di una leadership collegiale, di 21 componenti, di cui cinque sono donne.
Tra quanti hanno partecipato all’atto di fondazione del nuovo partito cattolico spicca il nome della reggina Maria Laura Tortorella che di recente si è proposta candidata sindaco di Reggio Calabria, già aderente al movimento Reggionontace e a Libera, nonché figura di rilievo nel mondo laicale della diocesi dello Stretto.
Insieme, che è un progetto di movimento di cui avevo già parlato in una precedente analisi (QUI), diventa ora un partito che debutta sulla scena politica incamminandosi sulla strada indicata dal sociologo Stefano Zamagni, già presidente dell’Agenzia per il Terzo Settore, partendo da una posizione di centro, ma proponendosi di ravvivare gli orizzonti della politica, nel quadro di riferimento del bene comune.
Il neo partito Insieme, laico per scelta, s’ispira alla dottrina sociale della Chiesa, in cui si tracciano i principi necessari di dare il senso di unità alla comunità nazionale.
Proprio il prof. Zamagni, nella sua relazione, ha evidenziato che ora è il momento di agire ripartendo dal basso e non dalla leadership, traguardo questo da conseguire con impegno, umiltà e tanta energia morale e culturale da parte di tutti gli aderenti al soggetto politico in formazione.
I promotori del nuovo partito cattolico affermano di volersi ispirare al modello di democrazia liberale basato su partecipazione, rappresentatività, equilibrio, volontà di inclusione, realismo, ragionevolezza e concretezza e di battersi per la riscoperta di un “pensiero forte” nel riferimento ai principi della Costituzione, del Pensiero sociale della Chiesa e delle varie dichiarazioni sui Diritti dell’uomo.