Soakro quella ‘macchia cancellata’ nel curriculum immacolato del Sindaco Voce

29 aprile 2021, 12:48 Il Mastino dei Baskerville

Tutti si chiedono per quale motivo - ma sia consentito premettere e affermare che il Mastino che scrive con le zampe la ritiene soltanto una mera disattenzione, poiché siamo sicuri che “Voce conoscendo Voce” non lo avrebbe altrimenti potuto fare - l’ingegner Voce Vincenzo, attualmente nelle funzioni di Sindaco di Crotone, non abbia voluto annoverare nel suo curriculum vitae, lo stesso che appare pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Crotone, gli estremi di un suo “rapporto professionale consulenziale”, con la società mista pubblico privata “Soakro SpA” verso cui, in data 13/01/2016, il Tribunale ordinario - Sez. fallimentare di Crotone - ha emesso sentenza dichiarativa di fallimento.


Dei rapporti intercorsi tra la società Soakro Spa e il non ancora primo cittadino Vincenzo Voce, in questo ultimo decennio, si rintracciano svariati resoconti di cronaca amministrativa e giudiziaria, sintesi e riassunti anche negli stessi atti del Comune di Crotone, riportati nel dettaglio in un articolo apparso su una testata locale online, ove si notiziava che:

“La Terza Commissione consiliare 'Ambiente', presieduta da Michele Marseglia, ha promosso un incontro con i vertici della società Soakro S.p.a. (la società che gestisce il depuratore cittadino) per discutere della problematica connessa al depuratore di Crotone, soprattutto in vista dell’imminente stagione estiva, e per chiarire tutte le fughe di notizie in merito alla questione. Nella fattispecie, sono intervenuti all’incontro il direttore generale Franco Sulla, il direttore tecnico Ettore Scutifero e il consulente incaricato dall’ente Vincenzo Voce.”

Lo stralcio della notizia apparsa il 19 aprile del 2013, fa da pari ad altri dati relativi alle intense attività processuali registrate in quel decennio a carico della stessa ditta consortile partecipata da vari enti comunali e provinciali, altrimenti conosciuto in cronaca come “Processo Soakro”, laddove venivano messi sotto accusa alcuni dirigenti per il non funzionamento del depuratore comunale, inefficiente da 20 anni, o si riferiva all’attività info-investigativa su delle presunte "consulenze facili" (QUI).

Fatti che nell’insieme destarono vivo allarme politico, tra l’altro manifestato espressamente dall’allora consigliere comunale a Cinque Stelle, ing. Ilario Sorgiovanni, poi passato sotto la nuova bandiera dell'associazione 'Stanchi dei Soliti', e in tale quota oggi assessore all'Urbanistica ed esponente di primo piano nella giunta Voce che, con un comunicato stigmatizzava

“la notizia di chiusura delle indagini preliminari sulla Soakro, che ha rilevato una serie di affidamenti illegittimi nel periodo 2011-2015, con un ammontare di diversi milioni di euro per attività illecite, per sollecitare l’Amministrazione comunale, di recente insediamento, sull’importanza di una nuova gestione diretta e pubblica di un bene di prima necessità, come l’acqua, evitando l’abuso delle società partecipate che troppo spesso generano danni sia in termini di efficienza dei servizi che di economicità, a discapito di tutta la collettività”.

Ora quel che il Mastino chiede è semplicemente che il Sindaco Vincenzo Voce faccia piena trasparenza sui suoi rapporti con la Soakro Spa.

Altrimenti più di qualcuno in Consiglio Comunale e altrove potrebbe sollevare dubbi e perplessità, allo stato dei fatti assolutamente inesistenti, sulla completa veridicità del curriculum vitae del Sindaco.

Anche perché, massimamente in questo caso politico, la ricostruzione del profilo professionale di una persona non ha soltanto un mero valore pensionistico.

C’è di più nel modo e nel come tale ricostruzione della propria carriera è redatta perché serve a rilevare punti di forza e di debolezza, influenze e rapporti che potrebbero portare, nel caso di carica pubblica, anche all’ombra di un possibile conflitto d’interesse.