Per ogni Giunta comunale che si rispetti (specie nella città di Crotone) ad un certo punto del percorso scatta l’ora del rimpasto: un modo, in molti casi, per accontentare tutti e placare gli animi più inquieti della maggioranza. Ed anche la compagine guidata da Vincenzo Voce pare non possa evitare questo step che almeno dalle notizie che giungono dal palazzo vedrebbe dimezzare la giunta attualmente in carica.
di Sr* L’Impertinente
Le poltrone che più traballano sono quelle dell’assessore ai Lavori pubblici, Ugo Carvelli; all’Urbanistica, Ilario Sorgiovanni; alle Politiche sociali, Filly Pollinzi; e alla Salute, Carla Cortese.
Un po’ più stabili, invece, parrebbero le “postazioni” di Natale Filiberto (tra l’altro subentrato da poco), Antonio Scandale, Luca Bossi e Rossella Parise, con quest’ultima, però, che perderebbe la delega di vicesindaco.
Non si tratta certamente di assessori di secondo piano, avendo retto deleghe come quelle ai Lavori pubblici e all’Urbanistica, assai strategiche per Crotone; per tacere delle Politiche sociali e della Salute, specificamente per l’emergenza Covid.
Cominciano a circolare, poi, i nomi di possibili rimpiazzi, con in testa un gran ritorno, quello cioè di Sandro Cretella, che aveva da poco abbandonato la giunta (QUI) e che sarebbe pronto al rientro addirittura con i galloni da vice sindaco.
Un possibile ritorno che suscita di per sé grande curiosità, anche perché a memoria un rientro così rapido non si era mai visto; così come sarebbe interessante capire cosa possa esser cambiato, per lui, rispetto a poco più di due mesi fa.
New entry nella nuova squadra di Voce (data per certa), poi, quella del giovane e rampante leader del gruppo Stanchi dei soliti, Andrea Arcuri, la cui voglia d’assessorato si vocifera fosse nota già da tempo.
Un altro tassello del puzzle potrebbe esser riempito, inoltre, da uno dei tre consiglieri che avevano manifestato qualche dissenso col sindaco, con l’ormai nota lite le cui grida ancora oggi riecheggerebbero in piazza Resistenza: ovvero Riga, Cantafora e Familiari (QUI).
Una tessera del mosaico, quest’ultima, che renderebbe ancor più chiaro il disegno completo che potrebbe portare alla scelta di un rimpasto così corposo: cioè ed evidentemente quello di incrementare i voti della maggioranza consiliare, altrimenti traballante.
Sugli altri nomi, invece, vige ancora qualche alone di mistero e non si escludono ulteriori sorprese, con persone provenienti dalla cosiddetta società civile, senza cioè attingere ancora dal civico consesso.
Ma mentre il rimpasto pare essere ancora in una fase embrionale (sarà infatti necessario qualche altro giorno per limare i dettagli) nella maggioranza sarebbero già cominciati ad affiorare malcontenti - a vario titolo - tra aspiranti assessori ed amici dei possibili defenestrati.
Intanto sembra sventata un’altra minaccia all’orizzonte per la tenuta della stessa maggioranza, visto che il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Greco, ha respinto al mittente la richiesta di Andrea Devona di discutere della sfiducia a Voce.
Greco ha infatti ricordato allo scalpitante Devona - che avrebbe preso questa decisione in solitaria - che l’istanza in questione debba essere avanzata da almeno un quinto dei Consiglieri.
E come se non bastasse gli ha evidenziato come il documento non sia mai pervenuto per le vie formali al Comune, debitamente sottoscritto in originale dai firmatari.
Il balletto, però, sembra solo all’inizio e di certo nelle prossime settimane se ne vedranno delle belle ma soprattutto si verificherà se la strategia messa in campo da Voce darà i suoi frutti o se la sua nave sarà destinata ad un definitivo naufragio.
*Simbolo dello Stronzio