Tra i problemi più trattati (e naturalmente mai risolti) della recente storia del capoluogo pitagorico c’è certamente quello legato alla bonifica dei siti delle ex fabbriche ma anche all’interno della stessa città. La soluzione dell’annosa questione, più volte annunciata come prossima, per un motivo o per un altro è sempre stata differita nel tempo o, come si suole dire, rinviata a tempi migliori.
di Sr* l’Impertinente
C’è chi sulla bonifica di Crotone ci ha costruito addirittura una carriera, facendone la voce preminente del suo curriculum vitae. Poi l’interesse pare esser scemato.
Una prassi, quella del rinvio della questione, talmente consolidata a queste latitudini che ad oggi si pratica finanche in caso di mere discussioni, se non di presentazioni d’intese tra enti e programmi comuni.
Così com’è accaduto lunedì scorso quando era annunciata, con largo anticipo ed in pompa magna, una conferenza stampa che aveva lo scopo di illustrare un patto istituzionale sul tema della bonifica.
Patto che vede coinvolti la Camera di Commercio, il Comune e la Provincia di Crotone per quella che, almeno nei toni con cui si è annunciata, dovrebbe rappresentare una vera e propria svolta per la vertenza.
Così, pieno di aspettative, qualche giornalista si è presentato puntuale nella sede della Camera di Commercio pitagorica per assistere all’evento ma ha trovato chiuso per un’assemblea sindacale.
Si è poi scoperto che lo stesso ente camerale aveva inviato, ad un’ora circa dall’orario dell’evento, una mail con cui ne annunciava il rinvio. Un’ora prima solamente!
“Ritenta e sarai più fortunato” verrebbe da sussurrare, e così è stato con la Cciaa che ci ha effettivamente riprovato, volenterosamente, fissando un altro incontro stampa per domani, lunedì 28 marzo, stesso luogo e stesso orario.
Fino ad ora, ovvero nel mentre lo Stronzio vi scrive, non è giunta diversa comunicazione: il che ci ha lasciato presagire che l’evento si tenga regolarmente.
Ma così non sarebbe. Fonti certe, difatti, darebbero per sicuro un secondo rinvio, stavolta per mercoledì 30 marzo. Un posticipo che in realtà è stato sì comunicato ma non a tutti. Presumibilmente, e dati i precedenti, è logico aspettarsi che l’ufficialità erga omnes giunga solo domani, magari di nuovo a solo un’ora dall’evento.
Un sospetto, in fondo, non propio immotivato. Lunedì, infatti, arriverà a Crotone, nel palazzo della Provincia, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso che incontrerà i sindaci del territorio per esprimere la vicinanza dell’ente.
Quella di Mancuso segue la visita, nello scorse settimane, dell’assessore regionale Gianluca Gallo, avvenuta anch’essa in Provincia; ma nonostante questo via vai la Regione non sembra comunque essere così “vicina” a Crotone!
Dunque, in attesa di ascoltare mercoledì (sempreché la conferenza si tenga, visti i precedenti) ciò che gli enti hanno da dire su un tema così dirimente, qualche considerazione ci pare d’obbligo.
Innanzitutto Crotone si conferma terra vocata al rinvio ma anche alla poca trasparenza se non proprio al mancato rispetto nei confronti dei mezzi di comunicazione, che pare vengano ritenuti utili e necessari solo alla bisogna.
E questo vale tanto in termini di programmazione, quanto per gli investimenti o, come in questo caso, per la semplice gestione di un evento e dei suoi conseguenti rinvii.
Ciò che ci appare non più rinviabile è però un cambio di registro da parte delle istituzioni locali che - sempre più allergiche alle critiche - pretendono un rispetto che dimostrano d’esser incapaci di restituire.
Un’impresa, quest’ultima, che - ve lo assicuriamo - non sarebbe nemmeno troppo difficile da praticare. Come la bonifica!
*Simbolo dello Stronzio
DIRITTO DI REPLICA. CCIAA: “INVIATA LA MAIL DI PREAVVISO”
29/03/2022 | Con riferimento all'articolo “La bonifica, la Cciaa e le conferenze rimandate: il rispetto a senso unico delle istituzioni crotonesi”, pubblicato sulla Vs. Testata in data 27/03/2022, si precisa quanto segue.
L’iniziativa relativa alla firma del Protocollo d’intesa tra Camera di commercio, Comune e Provincia è stata rinviata due volte per le seguenti motivazioni: la prima volta per consentire di recepire all’interno del Protocollo le osservazioni dei sottoscrittori; la seconda volta per consentire ai rappresentanti di Comune e Provincia di partecipare all’incontro, dal momento che nella data del 28/03 risultavano già impegnati con la visita del Presidente del Consiglio Regionale.
Di entrambi i rinvii è stato dato ampio avviso a tutti gli invitati, inclusi i media tra cui CN24; in particolare già nella mattina del 25/03/2022 era stata mandata comunicazione di rinvio come attesta l’email sottostante.
Evidentemente all’autore dell’articolo è sfuggita tale comunicazione. Per il futuro, prima di accusare le Istituzioni di “poca trasparenza” o “mancanza di rispetto”, sarebbe opportuno verificare meglio, a meno che non si voglia fare di ogni cosa, anche di un rinvio per motivi istituzionali, un pretesto per accuse generiche e demagogiche che nulla danno al territorio se non fomentare l’odio sociale.
Il tema della bonifica è di grande rilievo e merita un’azione sinergica tra tutti gli attori istituzionali e sociali del territorio, tra cui i media che svolgono un importante ruolo a vantaggio della comunità. Pertanto auspichiamo che venga trattato da tutte le testate con il senso di responsabilità che merita.
Il Commissario straordinario, Alfio Pugliese
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Prendo atto della missiva del commissario Pugliese ma dopo aver (ri)fatto rovistare nella casella mail della redazione non posso che ribadirgli come di questa comunicazione di rinvio (la seconda, per intenderci) non s’è trovata alcuna traccia.
Né tantomeno se n'è trovata (ma sarà una sfortunata coincidenza) nelle caselle di un altro collega e di un’altra testata giornalistica appositamente interpellati per un dovuto riscontro.
Voglio ritenere a questo punto vi possa esser stato un qualche inconveniente tecnico che abbia impedito a tutte e tre le differenti email di ricevere la comunicazione “incriminata”.
Pazienza, ce ne facciamo una ragione: in fondo son cose che capitano!
Ciò che però non può e non deve accadere è che un rappresentante delle istituzioni si permetta di insinuare che un giornale o dei singoli giornalisti che esercitino il diritto di critica, fomentino l’odio sociale con fantomatiche “accuse generiche e demagogiche” in realtà circonstanziate; quasi si ritenesse ormai che anche giornali e giornalisti facciano parte di quel malsano metaverso social in cui molti, oggigiorno, vivono una realtà parallela.
In tal senso non prendiamo lezioni da chicchessia, specie da rappresentanti istituzionali, soprattutto se con velleità politiche e pure in partiti che sulle “accuse generiche”, la “demagogia” e “l’odio sociale” questi sì hanno costruito le loro fortune.
(V.R.)