Nasce Cassiodoro, il Polo calabrese per l’innovazione nel turismo e nei beni culturali
Nasce in Calabria il Polo di Innovazione e Cultura nel campo del turismo e dei beni culturali. Grazie a un nutrito raggruppamento di imprese, enti di ricerca e altre organizzazioni: il Polo Cassiodoro.
Il progetto si pone come strumento di sviluppo e comprensione territoriale, per mettere in atto e sostenere una rete strutturata di rapporti e collaborazioni tecnico-scientifiche tra le imprese del settore dei beni culturali e del turismo, le istituzioni pubbliche e private nel settore di riferimento, gli enti locali e i possessori del patrimonio storico-culturale e ambientale.
Il progetto, presentato nel POR Calabria FESR 2014/2020, azioni 1.1.4. e 1.5.1., DDG N. 3585 DEL 17/04/2017, è stato ammesso a finanziamento dalla Regione Calabria per quasi 6 milioni.
Il Polo, con capofila la società cooperativa Dedalo di Catanzaro, mira alla tutela dell’ambiente storico per il riconoscimento dell’identità locale e la qualità della vita delle popolazioni, obiettivi per raggiungere i quali sarà costituito un hub dei servizi culturali della Regione Calabria al fine di promuovere nuove strategie pubbliche di alto valore sociale e culturale, altamente specializzato per coniugare diffusione della cultura con promozione del sapere a scala locale e globale e, al contempo, con l’obiettivo di innescare un processo di rivitalizzazione sociale ed economica del territorio e delle attività produttive, commerciali e turistiche che in esso insistono, coniugando le esigenze di conservazione con le opportunità di valorizzazione turistica.
Particolare attenzione sarà rivolta all’approccio sociale, per favorire la fruizione del patrimonio culturale e ambientale alle persone in situazione di disagio e disabilità, offrendo alle imprese strumenti e metodologie che garantiscano un efficace raggiungimento di questo obiettivo.
La compagine del Polo Cassiodoro è già costituita da 113 soggetti distribuiti sul territorio regionale e nazionale; vi sono rappresentanze di oltre dieci regioni italiane, oltre che internazionali. La maggioranza è delle aziende e ne fanno parte anche ben dieci organismi di ricerca comprese cinque Università, un dipartimento e un istituto del CNR, numerosi spinoff universitari e aziendali.
Fra i componenti del soggetto gestore vi è Icomos, Consiglio Nazionale dei Monumenti e dei Siti archeologici, organizzazione non governativa impegnata nella ricerca sui beni culturali e nella loro salvaguardia, oltre agli altri soggetti le cui competenze coprono l’intero ventaglio delle tematiche considerate: ABN, Auris, Centro Vela Ionio, Enviroconsult, EXO, Komedia, Naos, Officina delle Idee, 3DNA, Vetta.
Nel partenariato anche CoopCulture, Società Cooperativa Culture, la più grande cooperativa operante nel settore dei beni e delle attività culturali in Italia, per sostenere l’innovazione tecnologica nella fruizione del patrimonio storico.
Considerato l’approccio sociale e le sue proposte di inclusione attraverso il contributo della cultura rurale, ha voluto essere coinvolto nel partenariato anche il Gal Terre Locridee, da tempo impegnato nella promozione di questo genere di attività sociali.
L’obiettivo è adesso quello di dare al Polo una reale connotazione regionale, attribuendogli in differenti ambiti provinciali almeno tre sedi adeguatamente attrezzate e dotate di personale tecnico specializzato, luoghi di sperimentazione e per il trasferimento alle imprese di processi di innovazione.