Fs: Cisl, Posto Centrale Unico si faccia a Reggio Calabria
"Bisogna fermare subito i piani della Società RFI mirati a spostare da Reggio Calabria a Roma la realizzazione del "Posto Centrale Unico Dco-Dote".
Il tutto in violazione agli impegni assunti con il CIS "Contratto Istituzionale di Sviluppo" sottoscritto in data 18 dicembre 2012 dall'allora Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, congiuntamente ai Governatori della Campania Stefano Caldoro, della Calabria Giuseppe Scopelliti, della Basilicata Francesco Pesce e l'Amministratore Delegato della società RFI Michele Mario Elia".
Lo si legge in un documento della Cisl e della Fit CIsl regionale e territoriale, a firma dei segretari Tramonti, Serranò e Fiorenza "Va evidenziato che il "CIS" in questione - continua la nota - prevede 5 macro interventi con 14 sotto progetti per un valore complessivo di 504 milioni di euro interamente finanziati e già oggetto della "Delibera CIPE datata 8marzo 2013". Ben 10 progetti, per un valore di oltre 200 milioni di euro, riguardano interventi da realizzarsi sul territorio calabrese.
Tra questi - spiega la Cisl - vi è la realizzazione del richiamato "Posto Centrale unico DCO-DOTE": un'opera di grande innovazione tecnologica che va ad aggregare impianti di avanzata tecnologia destinati al controllo della circolazione dei treni per tutta la direttrice. Una infrastruttura importante capace di garantire l'occupazione di oltre 80 unità lavorative di alta professionalità".
"Sarebbe veramente grave - si legge ancora - se per i provvedimenti riguardanti la Calabria non si possa fare affidamento nemmeno su formali atti istituzionali, come il sopra ricordato CIS. E' in quest'ottica - è sritto - che la Cisl, con il sostegno della Confederazione nazionale, sta rilanciando a tutti i livelli una questione rispetto alla quale non si comprende il quasi totale disinteresse della politica e delle istituzioni calabresi".
Secondo la Cisl e la Fit-Cisl "va contrastato con forza l'ennesimo disimpegno del Gruppo FSI e del Governo Nazionale nei confronti della Calabria mantenendo l'investimento di oltre 11 milioni per la realizzazione a Reggio Calabria del "Posto Centrale unico Dco-Dote" e che lo stesso trovi pratica e coerente attuazione.
Fermare l'accertata volonta' di RFI a spostare il progetto su Roma e farlo realizzare in Calabria - affermano Tramonti, Serranò e Fiorenza - deve essere l'imperativo su cui la rappresentanza politica e istituzionale calabrese di ogni schieramento deve impegnarsi e fare la sua parte fino in fondo". Per la Cisl e la Fit Calabria, "non c'è tempo da perdere se si vuole evitare, attivando una sana sinergia politica e sociale, l'ennesima espoliazione di infrastrutture strategiche e scongiurare l'ennesimo scippo nei confronti della nostra regione".