Trasporti: sindacati Pollino, scellerato piano ferrovie
"Le Segreterie unitarie CGIL CISL UIL Provinciali e territoriali ritengono scellerato e privo di ogni logica se non quella del profitto, il piano industriale di Trenitalia mirato a tagliare i treni di lunga percorrenza che hanno rappresentato e rappresentano in taluni casi gli unici vettori, seppur antiquati, di collegamento con il resto del paese così come avvenuto con la soppressione del Milano - Crotone. - Comunica una nota stampa - A questo si aggiungono in queste settimane i tagli delle linee ferrate e su gomma del trasporto pubblico locale che incidono profondamente sulla mobilità delle persone.
Il territorio del Pollino della Sibaritide e del Tirreno rischia un pericoloso isolamento che pregiudica il diritto alla mobilità dei cittadini soprattutto nelle aree interne.
E dopo i treni ora si chiudono anche le stazioni ferroviarie come sta avvenendo per quella di Sibari che doveva rappresentare per Cgil Cisl Uil un punto strategico e di snodo intermodale nella piattaforma logistica per lo sviluppo, la crescita e il diritto alla mobilità dei cittadini e delle merci.
CGIL CISL e UIL dicono basta a questo scempio e tentativo di isolamento del territorio e della Calabria. - Continua la nota - Il Governatore Scopelliti che poco conosce questo lembo di Calabria dovrebbe attivare un tavolo di crisi sull’emergenza mobilità in Calabria e soprattutto in questo territorio, attivando politiche diametralmente opposte e tese al rafforzamento del ruolo del trasporto ferroviario nell’area jonica e tirrenica, al rilancio delle attività collegate al porto di Corigliano e procedere alla immediata convocazione della conferenza dei servizi per l’aeroporto della sibaritide e alla cantierizzazione dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della statale 106.
Cgil Cisl Uil auspicano che l’incontro che Scopelliti dovrà avere con il Ministro delle Infrastrutture Passera il prossimo 2 febbraio possa incidere sulle politiche isolazioniste di Trenitalia e capitalizzare qualche risultato certo nel segno della discontinuità con le politiche del precedente governo nazionale, che con il taglio dei fondi FAS aveva fortemente pregiudicato la possibilità dei collegamenti dell’area jonica Calabrese con il resto del paese.
Un risultato diverso metterebbe seriamente in discussione ogni prospettiva futura per l’intero territorio del nord della Calabria oltre che provocare un vero e proprio isolamento per l’intera regione.
Se non dovessero esserci risposte chiare,assisteremmo ad una inadeguatezza del governo regionale ad assumere un profilo autorevole nei confronti del governo.
A quel punto come CGIL CISL UIL riteniamo utile e da subito avviare delle iniziative territoriali con le amministrazioni locali, sindaci in testa per individuare una strategia comune che punti ad unire le rappresentanze territoriali con l’obiettivo di aprire una vertenza territoriale sulla mobilità, le infrastrutture ed i trasporti. - Conclude la nota - Nei prossimi giorni ci faremo promotori di un momento di confronto con le istituzioni territoriali, le forze politiche e sociali, il mondo dell’associazionismo ed i lavoratori al fine di elaborare una proposta comune che non serva solo a difenderci da ulteriori tentativi di destrutturazione territoriale ma che punti ad evidenziare la necessità di investimenti, materiali ed immateriali, utili a rilanciare lo sviluppo dell’area vasta del nord Calabreseed a migliorare le reale condizioni di vita delle popolazioni interessate."