Reggio, il rumore assordante del silenzio
“La storia che racconteremo inizia già lo scorso anno quando i docenti ed i genitori degli alunni della scuola primaria Alvaro e della scuola media Larizza, per cercare di risolvere un problema, sul tratto interno del collegamento fognario tra strada ed edificio scolastico e su altre riparazioni, hanno dovuto fare una colletta visto che i commissari governativi hanno per mesi ripetuto la struggente nenia sulla casse comunali vuote”. E’ quanto scrive il presidente di Alleanza calabrese, Enzo Vacalebre.
“Passando al nuovo anno scolastico – continua la nota - il giorno dopo l’apertura e cioè il 16 settembre, un ingresso della Corrado Alvaro è stato chiuso dopo un intervento dei VV.FF. che hanno spicconato i pilastri e la trave, perchè pericolante, visto la caduta di calcinacci. In data 14 ottobre siamo venuti a conoscenza da alcuni genitori che l’aula che ospita la 5 c era stata chiusa ed i bimbi trasferiti in un laboratorio didattico per il “normale” svolgimento delle lezioni. Ci siamo recati a chiedere un colloquio con la dirigente, e dopo tre volte in cui non siamo riusciti ad incontrarla,
Le abbiamo inviato una lettera in data 21 ottobre (prot.3028), chiedendo l’accesso all’aula in oggetto ed in caso di diniego una risposta scritta.
Non ricevendo alcuna notizia in merito ci siamo recati dai Vigili del Fuoco, chiedendo un intervento presso la scuola Alvaro, sottolineando che l’aula si trova sopra l’ingresso lato sud chiuso, e che presenta pilastri e travi dalle quali, dopo il distacco dell’intonaco, emergono i tondini di ferro arrugginiti e soprattutto altamente deteriorati. Il 29 ottobre abbiamo scritto chiedendo al Prefetto,ai VV.FF., al Sindaco, al Presidente della Provincia e all’Asl affinchè formino una task-force e predispongano un piano di intervento organico, straordinario ed urgente, che vada attentamente a verificare tutti gli standars che garantiscono le condizioni di sicurezza dei nostri figli.
Il muro di gomma su cui sta rimbalzando il nostro accorato appello non ci ha fatto fermare, anzi la lettura di una nota su un’agenzia stampa che riportava per il 27 novembre di riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocata in Prefettura, poi rinviata, ci ha portato a pensare che qualcosa si stesse muovendo.
Però andando oltre il titolo ci siamo accorti che l’oggetto dell’incontro era l’attività di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei fenomeni di bullismo negli Istituto scolastici.
E la sicurezza degli edifici ci chiediamo… E la sicurezza dei nostri figli.
Continuiamo a leggera la nota. Avrebbero dovuto essere presenti il Presidente della Provincia di Reggio Calabria, il Sindaco del Capoluogo, i Procuratori della Repubblica presso i Tribunali di Reggio Calabria, Palmi e Locri, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni ed il Presidente del Tribunale per i Minorenni, i vertici provinciali delle Forze dell’ordine, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale ed il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Calabria ed il Direttore Generale f.f. dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, oltre ai Dirigenti degli Istituti scolastici maggiormente rappresentativi a livello provinciale.
Iniziativa lodevole… Ma continuiamo a chiederci se questa iniziativa deve avere priorità rispetto ad un intervento massivo per verificare l’agibilità statica, l’agibilità sanitaria, la certificazione di prevenzione incendi, la predisposizione del documento di valutazione dei rischi e dei piani di evacuazione, la presenza del servizio di prevenzione e protezione.
A tutto ciò deve seguire un piano di interventi di manutenzione urgentissima.
Ricordiamo a tutti questi signori che i nostri figli non arriveranno mai a fare i bulli se prima crolleranno sulle loro teste le scuole.
Anche perché la situazione esplosiva in cui versa la Corrado Alvaro si riscontra nella maggior parte delle scuole cittadine e della provincia”.