Università, Garofalo: “Incentivare i fondi per il diritto allo studio”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Eugenio Garofalo, componente Comitato regionale di coordinamento delle Università calabresi (CORUC), al presidente della Regione, Mario Oliverio. Per Garofalo l’Ente avrebbe “tagliato i fondi del diritto allo studio”. Da qui la richiesta di “incentivare il finanziamento per l’università, cosi da non ridurre ulteriormente i servizi forniti agli studenti calabresi”.

“Caro Presidente, nel complimentarmi con la presente del brillante risultato e nell’augurarmi come calabrese una buona attività di governo, non posso non segnalare un grave problema, che, tra i tanti, affligge noi giovani, privandoli di un diritto garantito dalla costituzione: il diritto allo studio. In qualità di rappresentante del Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi (CORUC), rappresentando dunque in questa nota tutti gli studenti calabresi, ho il dovere di segnalare il gravissimo approccio da parte dell’ente Regione che, in maniera improvvida, ha tagliato i fondi del diritto allo studio, determinando in tal modo l’automatico disimpegno dello stato”.

“La normativa vigente, infatti, prevede che il finanziamento teorico che arriva dallo stato alla regione sia rimodulato in virtù del finanziamento regionale. In tal modo la Calabria ha perso già oltre un milione di euro di finanziamento dello stato e rischia nel futuro di perderne molti altri se non si interviene con urgenza ad invertire questo trend. Pertanto faccio appello alla sua sensibilità a favore di chi vive in condizioni di disagio economico e non può permettersi di far studiare i propri figli, affinché la regione Calabria possa incentivare il finanziamento per il diritto allo studio consentendo cosi di non ridurre ulteriormente i servizi forniti agli studenti calabresi. Le saranno noti, caro Presidente, gli effetti devastanti che questa riduzione avranno sul diritto allo studio e sullo sviluppo socio-economico di questa regione che ha il bisogno di trattenere noi giovani nella nostra amata terra di Calabria ed evitare dunque la famosa fuga di cervelli”.

Eugenio Garofalo

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