Donazione dei bimbi della Collodi ad Acquamarina e Centro Famiglia
Hanno sfidato la pioggia per portare i doni che avevano raccolto per i bambini meno fortunati. Nove bambini del centro per l’infanzia “Collodi” di Catanzaro, chi mano nella mano con la propria mamma e chi con l’amichetto del cuore, hanno allietato la mattinata al Centro Servizi al volontariato della provincia di Catanzaro per portare avanti la “missione” alla quale si erano da tempo preparati. Consegnare, cioè, all’associazione di volontariato “Acquamarina” – rappresentata dalla vicepresidente Alessandra Mungo e da Giulia Menniti – ed al Centro per la Famiglia (erano presenti per l’occasione Cristina Marino e Sonia Chiaravalloti) pacchi stracolmi di cibarie, vestitini e giocattoli che serviranno ad allietare il Natale di bambini che pagano in prima persona il disagio economico e sociale delle proprie famiglie, molte della quali provenienti da altri Paesi.
I bambini si aspettavano di vederli, questi loro coetanei di cui hanno sentito tanto parlare, che non hanno di che vestirsi o di che mangiare: ma poi hanno avuto rassicurazioni dal direttore del CSV di Catanzaro, Stefano Morena, e da Alessandra Mungo e Giulia Menniti di “Acquamarina”, dell’importanza del gesto che rivela un’attenzione verso l’altro che va stimolata sin da piccoli. Molte di quelle buste andranno a giovani mamme che ancora aspettano i loro bambini, e che non saprebbero altrimenti da dove cominciare per dotarli dei primi corredini al momento della nascita.
I piccoli frequentatori della Collodi, del resto, sono “avvezzi” alle iniziative di solidarietà che la coordinatrice didattica Carmelina Ciccone promuove nei periodi di festa: finora le donazioni sono state indirizzate a favore del Conventino di Sant’Antonio, ma quest’anno la scelta è ricaduta su “Acquamarina” e sul “Centro per la Famiglia”, che ai nuclei familiari in difficoltà ed al mondo dell’infanzia dedicano un’attenzione particolare.
E poi, tutti insieme, hanno fatto merenda con fette di pandoro e succhi di frutta per festeggiare il loro atto di bontà.