Unical, prof. Enrico Caterini sull’esame di diritto privato
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del prof. Enrico Caterini, ordinario di Diritto privato all’Università della Calabria, sull’esame di diritto privato all’UniCal:
“È da oltre un anno che è in atto una campagna denigratoria e demolitrice fatta di lettere anonime minatorie, di scritte oltraggiose e diffamanti sulle suppellettili delle aule e di manifestazioni più o meno etero dirette contro il diritto privato, appellato come “problema”, “collo di bottiglia”, ecc..
È noto in ogni latitudine che conosca un diritto privato che trattasi di un esame difficile, non a caso c’è il detto “diritto privato mezzo avvocato”. Eppure in questo Ateneo si aggiunge un vizio d’origine facilmente rimediabile. Tutti saremo d’accordo nell’ammettere che soprattutto oggi un commercialista non può –per esempio- ignorare i contratti, dunque, v’è una parte del programma incomprimibile, pena una formazione incongrua ad affrontare il mercato.
Come saremo tutti d’accordo che simile questione non può essere ragionevolmente fronteggiata immaginando un supplemento di sedute d’esame magari edulcorate da pretese commissioni benevoli. Occorre ricordare che da che mondo è mondo il controllato non può pretendere di selezionare il controllore, né il programma sul quale essere verificato, l’uno e l’altro debbono essere (come sono) definiti a priori, altrimenti l’esame ha più il sapore di un “condono”.
Bisogna dunque prendere atto che soprattutto gli esami di primo anno con molti frequentanti possono presentare rese differenziate dipendenti da molti fattori, essi vanno previamente valutati in vista di un aumento dei crediti formativi e dei supporti didattici collaterali (ricevimento frontale e on line, seminari, ecc.), tali da recuperare le differenze e condurre allo standard qualitativo tutti (o quasi) gli studenti iscritti. Occorre cioè che gli studenti pretendano di più dai propri docenti abiurando le “scorciatoie” sempre pericolose e non rispettose di chi invece ha inteso perseguire la strada principale.
Se realmente vogliamo coadiuvare quegli studenti che ne hanno bisogno occorre evitare di prospettare fittizie contrapposizioni fra docenti e discenti e lavorare insieme per portare allo standard qualitativo le conoscenze degli studenti, quindi, non “lottare” per abbassare l’asticella del merito.
Intanto, nella scorsa primavera si era iniziato un ciclo regolare di corsi di recupero che alla sessione di luglio aveva sortito buoni risultati (oltre l’80% di approvati) ma l’iniziativa è stata sospesa per avviare un ciclo di lezioni seminariali di 12 ore. Ciclo rivelatosi insufficiente nelle ore e prolungato sino allo scorso 12 dicembre con appello fissato per il seguente 16, sebbene le lezioni sono state frequentate da non più di 100 studenti su oltre 400 prenotati all’esame.
L’imprevisto impedimento di un componente la commissione e il numero elevato di prenotati ha suggerito un differimento della sessione al 13 gennaio 2015. Nessuno vuole negare il diritto dello studente a sostenere l’esame, peraltro già espletato per i fuori corso il 17 novembre 2014, il quale comunque si terrà (volendo anche domani), ma la soluzione primaria passa prima di tutto attraverso un’integrazione didattica che metta in condizione lo studente di affrontare regolarmente la prova.”
Enrico Caterini