La nocciola di Cardinale e Torre Ruggiero dal Papa
Ci sono anche la nocciola di Cardinale e Torre Ruggiero e altri prodotti realizzati con il suo impiego, tra i doni inviati al Pontefice, in occasione della cerimonia per l’accensione, in piazza San Pietro, delle luci del grande abete giunto dai boschi di Fabrizia, nel Vibonese.
Anche il Consorzio di valorizzazione e tutela della Nocciola di Calabria, impegnato nei territori di Cardinale e Torre nella coltivazione di una tipicità per la quale è in corso l’iter per il riconoscimento Igp, ha inteso così offrire il suo contributo, tra i doni recapitati dalla Provincia di Catanzaro.
Un grande appuntamento per tutta la Calabria ed anche per quei singoli produttori che avendo inviato in omaggio un simbolo del loro lavoro si sentono partecipi e orgogliosi.
Con soddisfazione si è espresso il presidente del Consorzio di valorizzazione e tutela della Nocciola di Calabria, Giuseppe Rotiroti.
Sentimento condiviso dal sindaco di Torre Ruggiero e presidente onorario dello stesso Consorzio, Giuseppe Pitaro. «Sono felice che tra i doni al Pontefice ci sia un prodotto identitario di quest’area e che attraverso di esso possa conoscere una parte del nostro territorio» ha dichiarato.
Da Cardinale sono partiti, per il buffet in Vaticano, anche dodici chili di formaggio pecorino, offerto da quattro realtà imprenditoriali locali, zootecniche e casearie: Serre di Calabria di Biagio Daniele, Azienda Agricola di Nicola Mazza, Azienda Agricola Domenico Rotiroti e Azienda Agricola Giovanni Rotiroti, come ha informato ancora Giuseppe Rotiroti, il quale, in qualità di funzionario di Confagricoltura Catanzaro, ha con loro collaborato in questa speciale occasione per far arrivare al Papa quest’altro “assaggio” della gastronomia delle Preserre.