Brevi di cronaca nel cosentino
A Spezzano Albanese un fratello ed una sorella, vicini di casa dei genitori di alcuni bambini, non gradiscono schiamazzi e rumori. Proteste, lamentele ma i genitori tendono a sminuire. I congiunti allora si armano di telecamera e si danno allo "spionaggio" riprendendo i bambini così da avere una prova concreta. I genitori, scoperta la circostanza, non hanno affatto gradito e 6 mamme si sono recate dai carabinieri a raccontare l'accaduto. I militari, dopo i dovuti accertamenti, hanno denunciato i due, di 70 e 65 anni, per violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali, nota ai più come legge sulla privacy ed interferenze illecite nella vita privata.
Tre coppie di coniugi sono state denunciate a Cerzeto per invasone di edifici. I carabinieri della Stazione di Mongrassano, competenti per territorio, venuti a conoscenza di una presunta occupazione abusiva di alloggi popolari, fanno scattare immediati accertamenti e riscontri e i militari scoprono che in tre alloggi siti in via del progresso si sono installate sei persone. Il modus operandi è sempre lo stesso, dopo la forzatura delle porte, le coppie si sono installate negli immobili di proprietà dell'ATERP di Cosenza in attesa di assegnazione, per poi poter far valere una sorta di diritto acquisito. La Procura di Cosenza, a seguita della denuncia trasmessa dai carabinieri, ha disposto il sequestro degli immobili per costringere i 6 a liberare gli appartamenti.
Aveva aggredito la moglie in casa senza alcun apparente motivo a Spezzano Albanese. Nessuna conseguenza grave, solo 7 giorni la prognosi. Senza querela, non si poteva configurare neanche il reato penale. La donna poi riferì che si trattava del primo episodio. I carabinieri avviarono comunque delle indagini per verificare se ci fosse dell'altro. E man mano la vicenda assunse caratteri diversi. A carico dell'uomo, un ottantenne, venne effettuato un controllo alle armi e venne trovato in possesso di 21 cartucce abusivamente detenute che vennero sottoposte a sequestro. Scatta così la prima denuncia per detenzione abusiva di munizioni. Ma i militari non si fermarono lì, nonostante le reticenze della donna, qualcosa cominciò a trapelare. Vengono così chiamati vicini e conoscenti e viene a galla qualche lite, grida. Messa di fronte alla verità la donna decide di proporre querela e di raccontare tutto. Scatta così la denuncia per maltrattamenti in famiglia e la richiesta di applicazione di una misura cautelare che possa tutelare la donna. Il provvedimento non tarda ad arrivare. Il Tribunale di Castrovillari emette infatti un'ordinanza di immediato allontanamento dall'abitazione familiare a carico dell'uomo violento a tutela della donna, 55enne. I carabinieri si presentano quindi presso l'abitazione allontanando l'anziano e tutelando così la donna da una situazione di violenza domestica.