Regione: Sergio, “situazione grave, no a polemiche sterili”
"In un momento così complicato e difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese - per i morsi di una crisi che sta lacerando irreversibilmente il tessuto socio-economico, soprattutto nel Meridione, in cui alla Calabria tocca il fondo della classifica imperversano, è il caso di dire, polemiche sterili, incomprensibili e comunque dannose all'immagine di un rinnovato progetto amministrativo regionale che ha, quale base, una politica di centrosinistra responsabile ed adeguata alla gravita' del momento". Lo si legge in una nota del neo consigliere regionale Franco Sergio, del gruppo "Oliverio presidente".
"Un'assise regionale eletta ormai da oltre 40 giorni - osserva - che si insedierà solo dopo l'Epifania (che doni avranno i calabresi, quelli preziosi dei Re Magi o ? cenere e carbone della Befana?) mentre proliferano nervosismi diffusi al centro, a destra ed a sinistra: "ansia di riscuotere i risultati"? Chi si tira fuori, chi si auto-propone, chi, pur di avere un incarico sarebbe disposto ad accettare ad occhi bendati l'incompatibilita' consigliere-assessore, senza almeno attendere pareri di giuristi di vaglia sulla costituzionalita' della norma. Chi, addirittura, bluffando in modo maldestro, si autoesclude da ogni incarico".Sergio aggiunge che "ancora una volta dunque "il problema" non è la Calabria coi suoi problemi lo scopo nobile del fare politica, per dare una mano, con una buona amministrazione, a questa nostra martoriata terra bensì il protagonismo individuale, per occupare "seggiole", e far apparire il consigliere tizio piu' "attrezzato" del cons. caio; chi sara' il "comandante di fregata" e/o assistente di bordo. Manovre autoreferenziali - aggiunge - che non tengono conto di regole etiche e deontologiche, invocate non praticate, di una politica rinnovata e più responsabile senza la quale non ci sarà l'inversione di tendenza cosi' proclamata in campagna elettorale (e che ha convinto cosi' tanti calabresi). A cosa serve - domanda - l'incessante lavoro del presidente Oliverio che, nonostante i grattacapi dell'emergenza sanitaria e delle nomine degli assetti istituzionali si è preoccupato delle migliaia di Lsu-Lpu da contrattualizzare gradualmente, uscendo così dal precariato, poi mettendo a punto un decreto-proroga biennale, con relative modifiche ed integrazioni alla Legge R. 21/2010 "Misure straordinarie a sostegno dell'attivita' edilizia".
Secondo Sergio "vi è l'urgenza di attuare un riformismo concreto per riportare un minimo di ottimismo ed entusiasmo in questa regione, ascoltando le voci dei lavoratori di tutti i settori, delle famiglie (ultimo rifugio e difesa dalla crisi), dei cittadini meno abbienti, di imprenditori tenaci che resistono al crollo dei consumi, alle tasse ed alle inefficienze delle burocrazie statali e locali; che mostrano e ci fanno capire i disagi quotidiani che sopportano. Migliaia di calabresi - conclude - non hanno ancora perso la speranza e la voglia di migliorare; dobbiamo dar loro risposte, possibilmente ? a partire dalle Idi di marzo". (AGI)