Greco, emergenza sanità Alto Tirreno: intervenire immediatamente

Cosenza Salute
Orlandino Greco

“Quanto accaduto nei giorni scorsi in alcuni Comuni dell’alto Tirreno cosentino richiede un intervento immediato: è inconcepibile che ancora oggi si possa morire per strada prima che passino delle ore per l’arrivo dei primi soccorsi. – A dichiararlo è il consigliere regionale della Calabria Orlandino Greco.

"Nell’Alto Tirreno cosentino - prosegue la nota - l’unico ospedale aperto, dopo le chiusure di Trebisacce e Praia a Mare, è quello di Cetraro che, oltretutto, non ha tutte le strumentazioni adatte per interventi di emergenza urgenza. Come se ciò non bastasse, da Paola a Tortora c’è una sola ambulanza medicalizzata e questo rende spesso impossibili i trasferimenti d’emergenza.

Questa mattina ho incontrato una rappresentanza di cittadini dell’Alto Tirreno, mi farò portavoce in Consiglio regionale delle problematiche da loro esposte. E’ indispensabile fare pressione sul Governo affinché si rivedano le scelte operate per la Calabria in nome di una spending review che ha cancellato con un colpo di spugna importanti presidi sanitari, lasciando scoperte enormi aree della nostra regione.

E’ necessario scrivere un nuovo piano sanitario concordato con i territori che sino ad oggi, attraverso politiche centraliste dettate dai tavoli romani, sono stati totalmente ignorati in fase di programmazione. In attesa del ripristino degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare, è indispensabile procedere all’acquisto di una nuova ambulanza medicalizzata, garantire il servizio di elisoccorso 24 ore su 24 per tutta l’area dell’Alto Tirreno e avviare quanto necessario per l’apertura di un pronto soccorso attrezzato e funzionante.

Quanto accaduto a Praia a Mare - conclude Greco - è sintomatico di quanto lavoro ci sia da fare per ristabilire delle prestazioni sanitarie minime per tutti calabresi. Sono certo che con il presidente Oliverio alla guida della Regione, cancelleremo la storia triste della sanità calabrese aprendo una nuova stagione di diritti, coinvolgendo le comunità e raccogliendo le esigenze reali dei territori.”