Rifiuti, Molinari e Barbanti (M5S): "No alla proroga della legge Orsomarso”

Calabria Attualità

“Domani il Consiglio Regionale della Calabria discuterà in merito alla proroga della legge Orsomarso, relativa all'utilizzo di impianti privati per lo smaltimento dei rifiuti. Una discussione che ripropone l’annoso problema della gestione del ciclo dei rifiuti nella nostra regione : una regione che, a due anni dalla fine del commissariamento, non si è ancora dotata dei necessari strumenti per rendersi autonoma, nell'alveo delle normative vigenti (imposte in campo europeo e derogate a livello nazionale e regionale). Domani, quindi, si proporrà di ricorrere agli impianti privati fino al 31 dicembre del 2015 per scongiurare, ancora una volta, il rischio di mancato smaltimento ed accumulo dei rifiuti sul territorio calabrese.

Si continua a prendere tempo invece di affrontare il problema e si continua a derogare alle normative, mettendo in atto provvedimenti di dubbia legittimità”. È quanto sostengono Francesco Molinari e Pietro Barbanti, deputati del movimento 5 stelle.

“Una decisione che, se dovesse passare, realizzerebbe un'incredibile continuità amministrativa tra l'ex governo di centro destra capeggiato dal condannato Scopelliti e quello attuale di centro sinistra, capitanato da Oliverio. Sembra che dalle dichiarazioni rilasciate nel Consiglio regionale del 17 febbraio 2014 da Guccione e Principe - assai critiche nei confronti di un assetto che, ora, si reputa inevitabile - il tempo non sia passato inutilmente.

Potremo così trovarci davanti a un passaggio del testimone che mantiene lo "status quo", senza alcuna proposta di un'efficace programmazione in materia di rifiuti. Non possiamo che guardare con grande preoccupazione al Consiglio di domani, stringendoci ai nostri consiglieri comunali di Celico - Caligiuri, De Franco e Rospo - che da tempo stanno conducendo una lotta per rivendicare la dignità e l'integrità del territorio presilano, che ospita una delle discariche chiamate a sopperire all’emergenza.

Come sempre, a pagare le conseguenze dell’incapacità gestionale degli amministratori calabresi saranno in primo luogo chiamati i cittadini che, pur applicandosi nel fare la raccolta differenziata, continuano a pagare le pesanti tasse del conferimento in discarica "tal quale"; ciò mentre i protagonisti "privati" di tale vicenda continuano ad arricchirsi sulle loro spalle”.