Alleanza Calabrese: “La Pagliuzza e la trave”
"E’ di ieri la nota della federazione provinciale del PD di Reggio Calabria, riteniamo a firma del pluridecorato e plurivotato presidente e consigliere regionale, Sebastiano-Sebi-Seby Romeo, in cui ritiene “assolutamente inaccettabile il clima di odio che le destre, le cui scelte politiche degli ultimi anni sono causa della grave crisi sociale ed economica della città e dell'intera Calabria, stanno alimentando contro il Presidente della Regione, Mario Oliverio". E' quanto scrive Alleanza Calabrese.
"Una città, Reggio Calabria - continua la nota - che proprio grazie alla sinergia tra il Sindaco Falcomatà ed il Presidente Oliverio potrà risorgere dalle macerie lasciate dalle amministrazioni di centrodestra”.
La commovente ed esasperata nota è stata da noi riletta più volte perché ritenevamo che forse fossero stati confusi mittente e destinatari. Ma vedendola su tutti i media abbiamo capito che lo scritto era reale.
Al che ci siamo presi ventiquattr’ore per cercare di capire cosa ha spinto il Romeo a scriverla, dimentico di tutte le travi da cui gli occhi della sinistra sono infilzati.
Si parla di clima di odio, di fumo, di volgarità, di strumentalizzazione, di…
Analizziamo la prima trave.
Da ben tre anni i sodali Naccari e Romeo assieme ai propri accoliti hanno sparso fango sulla Città, acclamando l’arrivo di commissioni d’accesso, di commissari che hanno fatto ripiombare Reggio a dieci anni fa. Azzerando tutti i servizi ai cittadini, facendo toccare ai tributi soglie mai viste ed inconcepibili, blindando Palazzo San Giorgio. Il rapporto con i reggini è stato totalmente oscurato, mentre nel frattempo i sodali continuavano la demonizzazione del loro nemico.
Loro si avevano, hanno ed avranno sempre e comunque un nemico.
Seconda trave.
Il presidente e consigliere regionale Romeo ha ammorbato la campagna delle comunali con il doppio incarico di Dattola, accusa rilevata inconsistente. Ma lui oggi ricopre due incarichi che eticamente per lui ed i suoi compagni sembrano, diciamo sembrano, incompatibili politicamente e moralmente. Terza trave.
Le loro campagne moralizzatrici senza fine hanno avuto una battuta d’arresto quando qualche loro compagno di viaggio è stato raggiunto da qualche rinvio a giudizio, da qualche indagine.
Parla il consigliere Romeo di una Calabria che” cambia se il malaffare e gli illeciti vengono scovati e portati alla luce del sole” con il suo Scalzo, pres. del consiglio regionale, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio. Con suoi compagni e portatori di voti, sia alle comunali che alle regionali, che qualche piccolo problema giuridico lo stanno affrontando. Ma si dirà la magistratura ci darà ragione. Noi lo auguriamo, ma ci viene difficile archiviare solo come pettegolezzi i fatti addebitati ad esponenti di spicco del centrosinistra.
Quarta trave.
La campagna elettorale è finita. Sia per il Comune di Reggio Calabria sia per la Regione Calabria. Forse non lo hanno ancora capito. Stentiamo ad intendere quale atto importante da parte dell’amministrazione comunale è stato avviato per la città di Reggio negli ultimi 90 giorni. A meno che non si voglia far passare come atto per la Città il divieto di accendere i botti la notte di capodanno o la sollecita approvazione del testamento biologico, senza approfondimenti e discussione in merito.
Per Oliverio sono passati 60 giorni ma la musica non cambia. Giunta in alto mare. Programma da realizzare non pervenuto. Consiglieri nel caos. Assessori interni, assessori esterni. Irto che non ha alcun problema a fare spostare il Consiglio Regionale a Lamezia. L’uso di Ncd come stampella. Variazioni urgenti di statuto per poter accontentare i lupi che sbranano la preda. Carta vince, carta perde.
Quinta trave.
“Agli avversari politici ricordiamo che la politica può essere certamente confronto e scontro, ma non sia mai odio e banale strumentalizzazione".
Senti chi parla.. Proprio colui che ha fatto dell’odio più becero, lo scopo della propria vita.
Una sola raccomandazione ci rimane da fare.
Lo preghiamo di non confondere la Destra con il Centrodestra. La Destra in consiglio comunale e regionale è fuori. E’ fuori perché così hanno scelto i reggini ed i calabresi. Ne abbiamo preso atto con molta pacatezza e con tanta forza per continuare a lottare contro la politica dell’apparire e non dell’essere.
Un solo consiglio ci rimane da dare.
Romeo basta bearti e bearvi con piacere sottilmente perverso di sparlare degli altri. Guardati bene nel valutare con lo stesso rigore la tua e la vostra coscienza".