Assegni familiari, Confartigianato: “pensionati, importo inviariato dell’88”

Calabria Attualità

Dieci euro e ventuno centesimi al mese è l’importo che un pensionato autonomo percepisce per ogni familiare a carico. Una cifra modestissima con la quale oggi si può fare poco o niente.” Franco Filice, vice presidente nazionale dell’ANAP, ha dichiarato: “Non solo tale importo è rimasto invariato dal 1988 a oggi, ma vi è una differenza enorme rispetto ai pensionati del lavoro dipendente.”

La legge 153 del 1988, istituendo l’assegno per il nucleo familiare, ne ha circoscritto purtroppo l’applicazione ai soli pensionati provenienti dal lavoro dipendente. Per i pensionati provenienti dal lavoro autonomo (ex artigiani, ex commercianti, ex coltivatori diretti) è rimasta invece in vigore la vecchia normativa e i trattamenti di famiglia a loro erogati, quando ne hanno diritto, si chiamano “quote di maggiorazione della pensione” per carichi familiari. “Tale discriminazione è particolarmente odiosa – sottolinea Franco Filice - dal momento che si parla di famiglie di pensionati i cui redditi sono molto bassi, al limite della sopravvivenza.

L’ANAP Confartigianato, l’associazione di nostro riferimento degli anziani e pensionati insieme alle altre organizzazioni dei pensionati del mondo del lavoro autonomo, denuncia da tempo questo stato di cose per cercare di far approvare dal Parlamento una modifica della legislazione esistente che equipari tutti i pensionati, a prescindere dall’attività professionale svolta nella vita lavorativa. Ad oggi, malgrado le nostre rivendicazioni sono abbastanza frequenti, non si è ottenuto nulla, solo proposte di legge che evidentemente il Parlamento sta prendendo sotto gamba, in quanto le stesse non sono mai giunte ad una discussione concreta per l’eventuale approvazione. L’auspicio che il Governo prenda seriamente in considerazione questa disparità che in questo particolare momento di crisi è un vero paradosso. Confidiamo nel Presidente Renzi e nella sua squadra di Governo per vedere finalmente, una volta per tutte, approvato un diritto che per noi è sacrosanto.”