Convegno "Per una umanizzazione della politica sanitaria”
L’Associazione Sinergie Culturali, nell’ambito del progetto della 7° Edizione, in occasione della” XXIII giornata del malato”, ha organizzato una riflessione sul tema “Per una umanizzazione della politica sanitaria” presso il Centro Pastorale Diocesano, in Via L. da Vinci, con la collaborazione della Libreria Biblos, che si svolgerà il 9 febbraio alle 18.
"Lo spunto di riflessione e di partenza - si legge in una nota dell'associazione promotrice - la celebrazione della “23° giornata del malato” deve farci chiedere, a cominciare da noi stessi, se nelle nostre famiglie e nelle nostre Parrocchie i malati ricevono attenzione, premura, affetto, tenerezza e se privilegiamo concreti gesti di aiuto e di servizio.
Infatti oggi la comunità cristiana, e in particolare la Parrocchia, è chiamata a confrontarsi con un grande mosaico di sofferenze e di persone inferme a domicilio, tralasciando per il momento tutti i malati ricoverati nelle strutture sanitarie, che non possono essere disattese. Basti pensare alle persone dimesse dagli ospedali e ancora convalescenti, i membri di famiglie con handicap fisici e psichici, i malati di AIDS, gli individui affetti da nuove patologie (depressione, bulimia, anoressia, mobbing…), le persone con dipendenze varie (tossici, alcolisti, gioco d’azzardo), gli anziani non autosufficienti, i malati oncologici o in fase terminale, le famiglie in lutto; e la litania potrebbe continuare.
In tutte e in ciascuna di queste persone citate c’è presente in carne e ossa la persona di Gesù, e dobbiamo crederci sulla Sua parola: “Io ero nudo e tu mi hai vestito, io ero malato e tu sei venuto a trovarmi, io ero afflitto e tu mi hai consolato”.
Si tratta di fare un tremendo esame di coscienza; ripeteva a questo proposito San Camillo: “non mi piace quella pietà che taglia le mani alla carità” .
Infatti pregare, fare la comunione, partecipare alla Messa, ascoltare la Parola di Dio, sono la carica , la motivazione che ci mette in grado di compiere gesti concreti di carità e di comunione con ogni nostro fratello che soffre, che ha freddo, che ha fame, che è disperato e triste, invaso da una profonda solitudine, ricordando che in ognuno di loro c’è il volto del Cristo sofferente.
Quindi ben vengano le iniziative per la Giornata del malato, se servono a scuoterci dal torpore e dall’indifferenza e motivarci, spingerci a gesti concreti di tenerezza e di carità.
Anche Papa Francesco, nel Suo Messaggio per questa Giornata, rivolgendosi a tutti noi ,sacerdoti e laici: “Il nostro mondo dimentica a volte il valore speciale del tempo speso accanto al letto del malato, perché si è assillati dalla fretta, dalla frenesia del fare, del produrre, e si dimentica la dimensione della gratuità, del prendersi cura, del farsi carico dell’altro. In fondo, dietro questo atteggiamento c’è spesso una fede tiepida, che ha dimenticato quella parola del Signore che dice: “L’avete fatto a me”(Mt.25,40). “
In questa autorevole sollecitazione c’è il senso e la motivazione di questo incontro, per prepararci a comprendere e vivere meglio “ La Giornata del Malato”
Lunedì 9 febbraio alle ore 18.00 presso la Libreria Biblos (Parrocchia del Rosario), ci saranno, fra gli altri, Padre Arnaldo Pangrazzi Camilliano , che spiegherà in che cosa consiste e come esercitare il “Ministero della Consolazione accanto ai Malati”
Seguirà il Dott. Lazzaro, Oncologo presso l’Ospedale Pugliese - Ciaccio di Catanzaro, che nel suo intervento, sottolineerà la validità e l’urgenza di questa bella iniziativa, supportandola con alcune esperienze personali.
Subito dopo verrà presentato il libro del Padre Rosario Messina dal titolo :” Storia della Carità Cuore della Chiesa,” con valutazioni e impressioni della coppia di coniugi Torcasio Porchia. Il libro ripercorre i due mila anni di storia della Chiesa alla luce del comandamento dell’amore. L’augurio della Associazione “Sinergie culturali” che ha organizzato qu--esto incontro, è che sorga in tutti i partecipanti il vivo desiderio, come diceva Madre Teresa, di “fare qualcosa di bello per il Signore,” impegnandoci di più per i nostri fratelli malati".