Erosione costiera sul tirreno cosentino, Greco: “Servono risorse ”
"É arrivato il momento di passare ai fatti, di andare oltre alle parole ed alle promesse e di muoversi, tutti insieme, affinché il Governo centrale capisca e recepisca l'importanza e la necessità di elargire risorse economiche immediate, per tutti quei comuni colpiti, di fatto, da uno stato di calamità naturale conseguenza del grave ed annoso problema dell'erosione costiera".
Non usa mezzi termini il consigliere regionale Orlandino Greco, nel lanciare un preciso e chiaro monito all'indirizzo del Governo Renzi, per quel che concerne i continui e persistenti danni causati dalle violenti mareggiate di questi giorni, che hanno interessato vari centri del tirreno cosentino.
Nel corso di una visita nei comuni di Fuscaldo, Acquappesa e Guardia Piemontese, il presidente del gruppo consiliare "Oliverio Presidente", ha inteso porre la massima attenzione su una situazione che sta destando preoccupazioni ed ansia.
"Ci sono comuni, come ad esempio Fuscaldo, messi letteralmente in ginocchio e che, da anni, convivono con il fenomeno dell'erosione costiera, oggi arrivato a livelli allarmanti, verso i quali urgono interventi non più procrastinabili. É comunque importante chiarire un concetto oltremodo semplice e banale: non possiamo più pensare di richiedere lo stato di emergenza o di calamità naturale solo per alcuni comuni. Qui servono e necessitano interventi generali e globali e, comunque, precisi e non temporanei. Il Governo deve impegnarsi ad inviare risorse economiche subito: i decreti di attivazione dello stato di emergenza o la dichiarazione dello stato di calamità naturale servono a poco se, nel minor tempo possibile, non ci si prodiga e non ci si sforza ad inviare soldi e risorse, al fine di affrontare, di petto, il problema ed allo scopo di ritrovare soluzioni definitive e risposte certe. Spero si inizi a comprendere che il sud non ha più bisogno di decreti o atti, in particolar modo se, gli stessi, non sono accompagnati da movimenti di corpose ed utili risorse finanziarie. Perdere altro tempo in parole non serve più a nulla, soprattutto dinanzi ad emergenze impellenti e gravi e, soprattutto, di fronte alle esigenze dei comuni e degli amministratori locali, che non possono essere lasciati più soli, in balia di un isolamento che non può più essere tollerato".