Presentata la sezione catanzarese dell’Acmo
L'acmo – Associazione Calabrese Malati Oncologici “Ida Ponessa” si è ufficialmente presentata alla città di Catanzaro con un incontro, molto partecipato, nella Sala conferenze dell'Aci. La prima “uscita” pubblica di una realtà che opera sul territorio ormai dal 2009, con due sezioni già ative sui territori di Taverna e Lamezia Terme.
Cinque anni di intense attività che hanno visto l'associazione seguire più di 400 casi di pazienti, nella fase terminale della malattia, affetti da patologie neoplastiche. Il tutto grazie al supporto interno di medici specializzati, di infermieri e dei volontari che, grazie alla nuova sezione di Catanzaro, puntano a diventare un gruppo numericamente sempre più grande e più capace di andare incontro alle esigenze, ogni giorno più crescenti, del malato. I volontari, non a caso, oltre al supporto dei medici e degli infermieri coinvolti nel progetto, quotidianamente offrono supporto al malato, dando loro sostengo e conforto; ma non solo l'Acmo offre assistenza sanitaria, in forma domiciliare effettuando anche trasporti presso le strutture sanitarie, occupandosi anche del reperimento di materiale e attrezzature mediche (girelli, lettini, sedie a rotelle) da poter consegnare, gratuitamente, ai pazienti che ne fanno richiesta, senza attendere i tempi burocratici dello Stato.
Una risorsa importante per il territorio calabrese che ha bisogno però dell'aiuto di ognuno per poter crescere e per poter anche dare modo ai cittadini di conoscere i servizi che l'associazione, e il volontariato, offrono ai pazienti. A presentare nel dettaglio le attività il presidente Aldo Riccelli, insieme alla coordinatrice di Catanzaro, Rosaria Tito e alla coordinatrice della sezione di Lamezia Terme, Anna Maria Colosimo. A loro fianco, Venturino Lazzaro e Roberto Squillace, entrambi oncologi dell'Ospedale Ciaccio, due dei medici che insieme Francarlo Leone, senologo e Daniele Giglio, gastroenterologo, hanno da sempre, dato supporto ai progetti dell'Acmo.
L'associazione, a questo punto, punta ad allargare sempre di più il proprio bacino di utenza, dando realmente sostegno ai malati. “Fare volontariato – ha infatti affermato Lazzaro – significa tanto, anche in termina di crescita del territorio, vuol dire saper arrivare dove, a volte, le aziende sanitarie non riescono ad arrivare, in termini di supporto morale e di vicinanza al paziente”. “Spesso, infatti, - ha detto Squillace – basta un sorriso, un gesto fatto col cuore per riempire la giornata di un malato oncologico”. “Insieme – ha quindi sottolineato il presidente Riccelli – possiamo farcela affinché il lavoro compiuto finora possa essere valorizzato e conosciuto, perché spesso le famiglie non conoscono ciò che noi, possiamo fare”.
In sala, spazio anche alle testimonianze di chi da vicino ha vissuto i drammi della malattia. I volontari, sono considerati, gli “angeli”, quegli angeli che da sempre danno valore aggiunto al territorio, colmando in certi le lacune di un sistema sanitario inadeguato. L'Acmo, nel corso del dibattito, ha inoltre fatto riferimento alle proposte da attuare in una possibile sinergia con le istituzioni; tra queste l'attivazione di un Numero Verde h24 da mettere a disposizione dei pazienti per consultazioni con medici e operatori sanitari. Un “grande” traguardo per l'associazione che si andrebbe ad aggiungere alla nascita del Consultorio Oncologico a Taverna, che da tempo ormai mette a disposizione dei cittadini un oncologo per avere chiarimenti, consulti, informazioni varie sulla malattia o anche sulla propria incidenza genetica. Una realtà che si spera, un giorno, possa trovar vita anche nel capoluogo catanzarese.