Lettera aperta del Comitato per la salute del fiume Noce al Consigliere Papa
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al Consigliere Raffaele Papa, redatta da Maria Di Lascio, Consigliere di opposizione di Lagonegro per il Comitato per il Fiume Noce, in merito alla del Noce :
“Gentile Consigliere Papa,condivido pienamente la Sua affermazione che “il fiume Noce è l’oro della Valle”, la condivido tanto da aver fatto diventare la battaglia per la salvaguardia del Noce una priorità e non consentirò, pertanto, né a lei né ad altri di vanificare per biechi scopi elettoralistici i risultati ottenuti finora.
Lei fa leva sul bisogno delle persone di essere rassicurate, solletica quelle corde che fanno preferire una facile bugia ad una scomoda verità e se ciò non costituisse un gravissimo pericolo potremmo ascrivere il suo comportamento alle millanterie della campagna elettorale.
Rassicurare i cittadini in presenza di fatti gravi come quelli che riguardano il fiume Noce, però, è troppo pericoloso e non posso lasciare che ciò accada impunemente: il Fiume va difeso, il Fiume va monitorato, il Fiume va controllato proprio perché è una risorsa preziosa!
E non cerchi di confondere le acque vagheggiando di progetti da realizzare sul fiume come se avesse già le risorse disponibili perché le risorse sono limitate; non parli sconsideratamente di accessi da aprire e di controlli da effettuare perché una volta aperti gli accessi poi i controlli si devono fare e dove li trova i soldi per pagare il personale necessario? Non può barare con i cittadini approfittando della loro inconsapevolezza perché Lei è un Amministratore, seppur di opposizione, e conosce bene i limiti posti dai Bilanci che si riflettono sulla possibilità di effettuare nuove assunzioni.
Negare che esiste l’emergenza Noce e l’emergenza mare, questo sì è terrorismo e oscurantismo e forse è anche volontà di compiacere chi, allergico ai controlli e al rispetto delle regole, intende continuare a sversare nel Fiume veleni e porcherie. Negare l’emergenza significa acconsentire al malfunzionamento dei depuratori, significa non agire per impedire la caduta nelle acque dei rifiuti abbandonati nelle piazzole, significa consentire lo stupro del “fratello fiume” operato dalla proliferazione incontrollata delle centrali idroelettriche.
Lei potrà progettare di valorizzare “il fiume Noce, il mare, le spiagge, l’intero Tirreno” solo se avrà saputo difendere queste risorse dall’aggressione di chi le vuole sfruttare per avidità di denaro.
Noto, infine, quanto sia ingeneroso nei confronti del Comitato che in questi anni è riuscito a mobilitare persone e Istituzioni ed ha mantenuto alta la guardia nonostante gli attacchi personali, le querele, le intimidazioni: il risultato è la sala consiliare di Tortora gremita di cittadini, consapevoli e combattivi, domenica 8 gennaio 2015.”
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