Giovanni Nucera, cordoglio per la scomparsa di Demetrio Costantino
“Ho conosciuto Demetrio Costantino nei primi anni novanta e mi fu presentato da un grande giornalista calabrese: Totò Latella. Da allora una stima reciproca ci ha accompagnato sul piano umano e spesso siamo stati assieme in tante battaglie per la Calabria e la città di Reggio."E' quanto dichiara in una nota Giovanni Nucera Presidente Regionale del “Movimento dei Popolari Liberali”.
"Pur divisi dalla formazione culturale,- si legge ancora - tuttavia, il richiamo del servizio al “bene comune” ci ha sempre uniti. Ma non solo, ci univa, ancora, l’idea di una politica che ponesse, aldilà delle appartenenze di partito, “l’uomo” al centro di ogni azione. Mi parlava spesso nei nostri incontri della sua esperienza con gli emigrati italiani in Francia, e della militanza politica vissuta sin da giovane all’interno di un partito, assorbente e centralizzato quale appunto era il Partito Comunista Italiano del tempo. Partito, sorretto da una ideologia, che la storia ha indicato come fallimentare. Non era un pentito! Anzi, cercava, nel riscatto dei deboli e dei poveri, le ragioni del suo continuo impegno sociale. Spirito libero, animo “popolare” spesso andava contro corrente. Ha saputo confrontarsi, anche con accese discussioni, con i “potenti” e con quanti abusavano delle loro funzioni dentro e fuori le istituzioni. Generoso che sapeva affrontare le battaglie sociali con la serenità del politico maturo ma anche con lo spirito dell’uomo indomito ed insaziabile sui temi della legalità e della giustizia. Amava Reggio e faceva costantemente emergere le sue pigrizie, le indolenze, i soprusi, ed ancora di più le ingiustizie e le sue disuguaglianze. Prodigo nei consigli ai giovani. Spesso amava confrontarsi, anche con me, sui problemi di Reggio e della Calabria. Ricordo tante battaglie condivise: sulla riqualificazione urbanistica della zona sud di Reggio, sulla difesa della fabbrica dell’OMECA; ed ancora sulla necessità che Reggio si dotasse di un fiorente mercato agroalimentare ed un mattatoio adeguato ai bisogni di una città che aspira ad essere metropolitana; sui temi della legalità e della ‘ndrangheta che necessariamente dovevano passare da una “rivoluzione culturale” che toccando il cuore dell’uomo, si apriva alla società. Nel nostro ultimo incontro ricordo che stigmatizzava il comportamento della Regione Calabria in esito alla scarsa rilevanza operativa che attribuiva ad una legge da me presentata e fatta approvare in Consiglio regionale sulla “cittadinanza attiva” cui attribuiva una forte valenza simbolica per la Regione ed una opportunità operativa per quell’inversione di cultura sociale cui ha sempre creduto. Reggio e la Calabria con Demetrio Costantino perdono una nobile figura di “difensor civitates”. Ai suoi cari - conclude Nucera - giungono le più sentite condoglianze dei Popolari Liberali della Calabria e le mie personali, certo di aver perso un caro amico."