Caos alla Dulbecco: Sigle denunciano ritardi, mancati pagamenti e proposte irricevibili

Catanzaro Salute

Una richiesta di annullamento e revoca dell’atto deliberativo 643 del 13 giugno scorso è stata avanzata da tre sigle provinciali di Catanzaro: Cgil Funzione Pubblica, Fials e Nursind.

L'atto "incriminato"

L'atto “incriminato” riguarda l'avvio delle procedure di valutazione degli incarichi di funzione e la richiesta è stata inviata al commissario straordinario dell'azienda ospedaliera universitaria “R. Dulbecco”, al commissario di Azienda Zero della Regione Calabria, oltre che alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti di Catanzaro.

La motivazione è legata alla necessità di un cambio di direzione nel rispetto di tutti. Oltre all'annullamento, i sindacati chiedono chiarimenti sulla contrattazione decentrata e la revoca di una bozza sugli incarichi di funzione ritenuta scandalosa.

I punti critici

Le sigle sollevano diverse questioni riguardanti lo stato della contrattazione decentrata. In primo luogo, menzionano l'accordo per le progressioni tra le aree, su cui, nonostante le dichiarazioni del commissario Dulbecco, non vi sarebbe ancora nessuna applicazione concreta.

Un altro punto riguarda i buoni pasto, per cui l'azienda avrebbe dichiarato di allinearsi a una recente giurisprudenza, ma senza che a oggi siano stati effettuati pagamenti.

Vengono sollevati dubbi anche sulla risoluzione dei Dep (ex fasce), che riguarda il 95% dei dipendenti. Nonostante siano stati ratificati a dicembre 2024, i sindacati lamentano che siano ancora lettera morta, temendo un prolungamento dei tempi che danneggerebbe economicamente i dipendenti, anche in vista della pensione.

La vestizione e svestizione

Dario Rizzo (per la Fials), Antonella Pignola (Cgil) e Nino Critelli (Nursind) tornano quindi a ribadire che il tempo impiegato per la vestizione e la svestizione della divisa deve essere considerato orario di lavoro e, di conseguenza, retribuito a tutti i dipendenti aventi diritto. Sottolineano che tale retribuzione deve avvenire attraverso i capitoli di bilancio ordinari e non utilizzando i fondi contrattuali, che hanno un'altra destinazione d'uso.

La mancata meritocrazia

Una delle critiche più forti riguarda la bozza del regolamento degli incarichi di funzione. Le sigle sindacali Cgil Funzione Pubblica, Fials e Nursind ritengono “scandaloso” che l'articolo 10, comma 2, preveda un 50% del punteggio da assegnare al colloquio.

A loro giudizio, questo criterio “vuole significare l’annullamento della meritocrazia a favore dei raccomandati, rendendo inutile l’avviso stesso”.

Le sigle affermano che questa bozza scoraggi la partecipazione, rendendo vana ogni speranza di successo per chi non abbia appoggi.

La altre problematiche

Oltre alle problematiche contrattuali e regolamentari, i sindacati denunciano le criticità organizzative nei reparti, come le chirurgie, l'ortopedia, la Tin e il pronto soccorso.

Ritengono che i vertici aziendali avrebbero dovuto agire preventivamente con una programmazione mirata, nuove assunzioni e una migliore collaborazione con i servizi del Campus di Germaneto, al fine di evitare i disagi che stanno affliggendo i pazienti e il personale.

Le sigle sindacali Cgil Funzione Pubblica, Fials e Nursind fanno appello a una gestione più efficace e trasparente, con l'obiettivo di migliorare la sanità in Calabria.