Con Legambiente Catanzaro domani Ferrovie dimenticate
Domenica 8 marzo grazie VIII Giornata Nazionale delle ferrovie Dimenticate iniziativa promossa dalla Confederazione di mobilità dolce, Co.Mo.Do, che Legambiente ha contribuito a fondare, si riaccenderanno i riflettori sul problema dei 6000 km di binari dismessi che invece potrebbero ripartire, diventare vie verdi, corridoi ecologici per lo sviluppo del turismo ferroviario.
In Calabria in provincia di Catanzaro Legambiente Calabria e ASD Kalabria Trekking hanno organizzato un'escursione che si svolgerà lungo il tratto ferroviario “Soverato - Chiaravalle Centrale “ La partenza è prevista alle ore 8.30 dalla stazione di Satriano-Davoli per giungere ,dopo 8 km, a Petrizzi . Meta finale del percorso sarà comune Gagliato grazie alla Sua collaborazione nei locali comunali si svolgerà la pausa pranzo conviviale e a impatto rifiuti zero cioè verranno rigorosamente utilizzati piatti bicchieri e posate completamente biodegradabili o riutilizzabili. Previsto anche un dibattito pubblico sui trasporti alla presenza del Presidente Regionale di Legambiente Calabria, il responsabile di ASD Kalabria Trekking, del responsabile di Legambiente Catanzaro e delle autorità locali presenti.
L'iniziativa mira non solo a rivendicare che il tessuto ferroviario esistente venga salvaguardato per garantire il trasporto locale, ma anche che la sua tutela e manutenzione rappresentino un contributo alla valorizzazione dei territori e contribuiscano a percorsi di sviluppo locale incentrati sul risparmio di suolo. Basti pensare al turismo ferroviario ormai in crescita con la conseguente scoperta di paesaggi e di centri minori, o all'ipotesi di mobilità dolce in cui diverse forme di trasporto lento si integrano, divenendo strumento di una consapevolezza diversa del paesaggio, dove le stazioni disattivate vengono riusate come luoghi di sosta e di ristoro, veri e propri presidi territoriali. Si aprono nuove prospettive e inediti terreni di azione e di proposta per il tessuto associativo sia sul piano della valorizzazione dei beni culturali che su quello del mutamento del modello di sviluppo economico.