Studenti contro la “scuola di classe”, il 12 in piazza a Cosenza
Il 12 Marzo gli studenti cosentini scenderanno in piazza al corteo organizzato dalla sezione locale del Fronte della Gioventù Comunista al grido di “Contro la scuola di Classe”, in protesta contro la “buona scuola”, riforma della pubblica istruzione varata dal Governi Renzi e dal Ministro Giannini. Lo annunciano in una nota il Fronte della Gioventù Comunista Cosenza.
"La riforma proposta dal governo - si legge ancora - chiude un ciclo aperto in questi venti anni con le stesse parole d’ordine e gli stessi obiettivi che i governi di centro-destra con le riforme Moratti e Gelmini hanno perseguito.
L’evidente accentuazione dell’ingresso dei privati nella forma del capitale privato e dell’inserimento delle aziende nei programmi formativi, in particolare per l’alternanza scuola-lavoro, costituisce di fatto una scuola a misura del profitto privato in tutto e per tutto. Inaccettabile la logica che si cela dietro l’idea dei finanziamenti differenziati alle scuole: dopo anni di tagli scellerati ai fondi ministeriali, si sceglie di mettere in competizione le scuole per accaparrarsi le poche briciole rimaste, in una logica di premialità per le scuole “migliori” che in realtà punisce le scuole “di serie B” e premierà decine di scuole paritarie, anch’esse incluse nelle valutazioni nazionali. Una vera e propria scuola-azienda, anche per i poteri garantiti ai Dirigenti Scolastici che faranno terminare ogni residuo di collegialità nelle scuole.
È, inoltre, del tutto mancante un vero piano sul diritto allo studio, in un sistema che lascia sempre più studenti senza diploma. Ogni anno più del 20% degli studenti italiani abbandonano la scuola e moltissimi scelgono dove studiare in base alla loro possibilità economica. Il governo Renzi non fa nulla di nuovo e positivo per la scuola italiana: mentre si spende una miseria per il diritto allo studio, anche quest’anno saranno regalati 480 milioni di euro alle scuole private e si spenderanno ben 9 miliardi per l’acquisto degli F-35. Non una parola sui contributi studenteschi, la maggiore vergogna del nostro sistema d’istruzione che costringe le famiglie a pagare una tassa mascherata per mandare i figli a scuola, né sui trasporti mentre gli enti locali continuano a tagliare agevolazioni per gli studenti, a causa dei tagli e dei vincoli imposti dal patto di stabilità.
Per queste ragioni - concludono - chiamiamo gli studenti a scendere in piazza. Rivendichiamo una scuola realmente gratuita ed accessibile a tutti indipendentemente dal reddito, contro la scuola di classe proposta dal governo Renzi. Contro questa riforma e per lottare per una vera scuola pubblica la lotta proseguirà in questi mesi."