Garofalo sulla vertenza Fondazione Campanella
“Demenziale dismettere l’attività del Centro oncologico, ritenuto da tutti polo di eccellenza sanitaria. Un disastro per il territorio e per i degenti, costretti a rivolgersi ad altre strutture, spesso individuate fuori dalla regione. Una tragedia destinata a incrementare i processi di emigrazione oncologica che tanto danno arrecano all’economia del bilancio regionale”. E’ quanto sostiene Eugenio Garofalo Componente Senato Accademico - Università degli studi "Magna Graecia" di Catanzaro.
“Le dismissioni delle attività della “Campanella” – continua la nota - decretano soprattutto la sconfitta delle politiche pubbliche sanitarie, dimostratasi fino ad oggi incapace o impotente ad individuare soluzioni robuste, in grado di risanare e potenziare i servizi erogati in favore dei cittadini bisognosi di cure e assistenza.
Procedere al licenziamento del personale altamente specializzato, ricco di esperienza e conoscenza nello specifico campo di intervento, significa impoverire e immiserire di risorse umane e professionali un comparto che ha già duramente pagato un duro prezzo alle politiche di austerity messe in atto dai governi, ad ogni livello.
Danni innumerevoli che si andranno a ripercuotere, inoltre, sul tirocinio e sulla formazione del futuro personale sanitario e degli studenti in medicina e nelle professioni sanitarie. Studenti, dottorandi e specializzandi, ancora una volta siamo a fianco della Fondazione Campanella e dei suoi dipendenti”.